La nuova edizione di Masterchef Italia ha senza dubbio una protagonista indiscussa. Stiamo parlando di Anna Martelli, settantadue anni portati benissimo ed una grinta da far invidia ad una ventenne. Fin dalle selezioni iniziali ha dato prova del suo carattere forte e della sua parlantina quasi “impertinente”. Più volte i giudici hanno dovuto zittirla e farle comprendere che non sempre le è consentito parlare e dire la sua senza alcuna remora. In effetti, una volta partita Anna è difficile da fermare: non a caso i suoi colleghi di lavoro la chiamavano “Speedy”, come lei stessa racconta.

La concorrente piemontese arriva a Masterchef per dare spazio alla sua più grande passione, fino a quel momento sperimentata solo per amici e conoscenti. Un angelo speciale che la sorveglia da lassù, il suo amato marito che lei affettuosamente chiamava “Maciste” e una insormontabile volontà di rinascere. Questa è Anna, la piemontese che mette in riga gli chef stellati come una maestrina con i suoi piccoli alunni.

Masterchef, Anna la temeraria affronta Cannavacciuolo

Un dizionario materno ed una inflessibile faccia tosta animano le repliche della pensionata piemontese ai giudici. “Amore mio” è l’appellativo con cui esordisce rivolgendosi a loro, per poi controbattere sommessamente sostenendo i suoi piatti. Nel corso della terza puntata ha privato temporaneamente Joe Bastianich del suo aplomb, commentando gli errori del suo piatto prima che questi avesse la possibilità di pronunciare il suo verdetto. Solo quando lo sguardo attonito del giudice ha incrociato il suo Anna si è zittita.

Il passo successivo è stata la prova a squadre nell’Hangar per la preparazione di un pasto destinato agli aviatori dell’Aeronautica Militare. Il vincitore della sfida in studio Guido, aveva la possibilità di scegliere chi avrebbe capitanato la squadra avversaria. Lui, inconsapevolmente ha scelto proprio Anna, convinto che non avrebbe avuto il polso necessario per farsi rispettare dagli altri concorrenti. Invece lei, minuta e fortissima, prende in mano le redini e pur inizialmente arrancando elabora un menù semplice e saporito che le consegna la vittoria.

Risoluta al punto da mettere in riga il suo preferito, Antonino Cannavacciuolo che tanto le ricorda il suo Maciste. Nel corso della prova infatti lo chef stellato aveva avuto l’ardire di valutare le sue polpette come “secche”. “Secche proprio no, questa non la do vinta” ribatte Anna. L’ex infermiera di Pecetto Torinese sa il fatto suo.

“Mi mancherà un po’ di eleganza nell’impiattamento, ma sicuramente non manca una cosa nei miei piatti: il gusto. Nonostante ciò non penso di poter vincere e non mi interessa il denaro del montepremi: un pezzo di pane e la salute, sono già felice così” ha affermato la Martelli in un’intervista. Concludendo: “L’unica cosa che desidero è di essere d’esempio per le persone della mia età: quando si cade per terra bisogna farsi forza e tornare in piedi a testa alta!”. Insospettabile, apparentemente innocua, Anna Martelli ne mostrerà ancora delle belle.