Alessandro Borghese è un personaggio a tutto tondo: non c’è cosa che non gli riesca bene. Sarà la sua innata simpatia, la sua verve, il suo portamento da belloccio che piace tanto alle donne. Forse semplicemente piace perchè è uno di noi, senza tanti grilli per la testa, uno che se lo incontri per strada non “se la tira”. Una storia come tante, quella della sua vita, che lo chef racconta nel suo libro “Cacio e Pepe”. Quella di un giovane con una grande passione, che si è rimboccato le maniche ed è riuscito a scalare la vetta del successo con le proprie mani. Giornate trascorse in giro con il papà Luigi venditore di tappeti oppure a casa con la mamma intenta a preparare provini su provini. Una donna splendida e fuori dall’ordinario la signora Borghese, che da nubile di cognome fa Bouchet.
Ebbene si, la madre di Alessandro è proprio quella Barbara che ha fatto sognare tanti uomini ed ancora oggi si presenta come una meravigliosa settantatreenne. Questo in parte spiega il fascino di Borghese, con lo sguardo profondo da scugnizzo ereditato dal papà napoletano e l’eleganza innata della mamma. Un connubio che ha dato il volto ad un personaggio televisivo tra i più amati, ma soprattutto ad un eclettico e versatile cuoco.
“Mi diverto ancora a cucinare come quando avevo sedici anni. Nonostante tutti i problemi che ci sono nel diventare cuoco a livello imprenditoriale. Se sto in cucina sono felice” scrive Alessandro. E’ la determinazione che condisce ogni istante del suo percorso, difficile e pieno di insidie come quello di tanti giovani che cercano di migliorarsi e di raggiungere i propri obiettivi.
Una strada che l’ha portato ad essere un grande chef ed un presentatore magnifico, come dice orgogliosa mamma Barbara. Passando per le cucine delle navi da crociera, fino al primo ristorante ed il matrimonio con la sua adorata Wilma. Con un ingrediente segreto e semplicissimo: la felicità.
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