C’è un colpevole silenzioso, in cucina, che lascia tracce ovunque e nessuno lo invita mai apertamente: la bottiglia dell’olio… quella che rimane sempre unta che non sappiamo mai come pulire.
La prendiamo mille volte al giorno, la rimettiamo al suo posto con naturalezza, eppure lei fa sempre la stessa cosa: una goccia sul collo, un velo sul tappo, un’impronta sul vetro, un alone sul ripiano. Il risultato è quel fastidio continuo, quello “sporco che non sembra sporco”, ma che si vede e soprattutto si sente sulle dita.

E allora scatta l’idea più facile: “La metto in lavastoviglie e via”. Peccato che, nella pratica, sia spesso la scelta meno furba. Perché l’olio non si comporta come le briciole o come i residui di sugo: si scioglie col caldo, sì, ma poi si ridistribuisce. Finisce dove non lo vedi, crea una patina, si attacca ai punti critici. E a volte la bottiglia esce ancora lucida e appiccicosa, come se la lavastoviglie avesse semplicemente “lucidato” l’unto invece di toglierlo.
La soluzione, invece, è di quelle che funzionano davvero perché sono semplici. E soprattutto: non richiede prodotti strani. Serve solo il metodo giusto, quello che parte da una cosa banale ma decisiva: prima togli l’olio, poi lavi.
Bottiglia unta di olio, come possiamo pulirla in poche mosse?
La prima mossa è la più sottovalutata: carta assorbente. Avvolgi la bottiglia e tampona bene, senza strofinare come se volessi lucidare. Tampona e basta, soprattutto nei punti dove l’olio si accumula: sotto il beccuccio, attorno al tappo, sul collo. Se strofini subito, rischi solo di spalmare il grasso e allargare il problema.
La seconda mossa che viene puoi acqua calda aggiungendo anche il detersivo per i piatti. In una ciotola metti acqua calda (non serve bollente) e qualche goccia di detersivo sgrassante. Passa una spugna morbida o un panno in microfibra: non serve grattare, serve insistere nei punti giusti. Il trucco è lavorare bene sul “giro tappo”, lì dove l’olio si infiltra e resta. Risciacqua con acqua tiepida e asciuga subito: l’errore più comune è lasciare asciugare all’aria e poi lamentarsi degli aloni.
Un altro jolly di cucina che puoi usare a tuo favore è senza ombra di dubbio il bicarbonato. Mescola bicarbonato e pochissima acqua fino a ottenere una cremina, stendila sulle zone unte e lascia agire un paio di minuti. Poi passa il panno e risciacqua. È un passaggio piccolo, ma spesso fa la differenza tra “quasi pulita” e “pulita davvero”.
Questo trucco per far tornare la bottiglia dell’olio come nuova!
Pulirla è una cosa, non farla risporcare in due ore è un’altra. E qui la regola è una sola: dopo aver versato l’olio, prima di richiudere, passa un pezzetto di carta sul beccuccio. Sempre. Anche quando hai fretta. Anche quando “tanto è solo una goccia”. Perché quella goccia, puntualmente, finisce sul collo e poi sul ripiano.
Ultimo consiglio pratico, da cucina vissuta: tieni la bottiglia su un piattino o un sottobottiglia lavabile. Non è un vezzo: è la differenza tra un piano sempre da ripulire e un piano che resta in ordine.






