È di nuovo psicosi da botulino in Calabria, dopo i due casi mortali di inizio agosto. Questa volta una trentina di persone è rimasta coinvolta da sintomi pesanti di intossicazione alimentare.
Botulino in Calabria, c’è una nuova situazione di allerta massima dopo la vicenda che ha avuto luogo tra la fine del mese scorso e l’inizio di agosto. E che aveva fatto due vittime a distanza di alcuni giorni a Diamante, in provincia di Cosenza. La prima persona a morire, in quella circostanza, era stata un uomo originario di Napoli, di 52 anni. Tempo poco più di una settimana anche una residente proprio a Diamante, di 45 anni, ci ha rimesso la vita.
In quel gravissimo caso di botulino in Calabria, le analisi di alcuni campioni raccolti dalle forze dell’ordine avevano confermato come la causa fosse da individuare in alcuni lotti di friarielli alla napoletana di fattura industriale. Ma non c’entra la produzione quanto piuttosto le modalità di conservazione di questo alimento. E prima ancora, a Monserrato, in provincia di Cagliari, c’era stato un altro massiccio caso di botulismo.
Anche in Sardegna le vittime sono state due, in quel caso per la contaminazione botulinica che aveva colpito una salsa di avocado confezionata. Ora ritorna l’incubo botulino in Calabria, con ben trenta persone, su circa trecento presenti, colpiti da sintomi da contaminazione alimentare come vomito e dissenteria.
Tutti quanti i presenti si trovavano all’interno di un villaggio vacanze di Nicotera Marina, in provincia di Vibo Valentia. I casi di malessere hanno riguardato pure alcuni bambini di età compresa tra i due ed i quattro anni. E sono sorti tutti quanti circa un paio di ore dopo avere consumato il pranzo all’interno del ristorante del villaggio turistico.
Di conseguenza è scattato subito l’immediato ricovero al più vicino pronto soccorso, con alcune ambulanze che hanno raggiunto il luogo per dare una immediata soluzione ai cinque casi più gravi. Gli altri venticinque individui non hanno necessitato invece di andare in ospedale, pur essendosi sentiti molto male.
La situazione di botulismo in Calabria si è verificata nel pomeriggio di sabato 23 agosto. Assieme al personale sanitario chiamato per prestare soccorso ai soggetti coinvolti, hanno fatto visita al villaggio turistico pure i carabinieri dei NAS.
I militari appartenenti al Nucleo Anti Sofisticazioni hanno ispezionato le cucine, non rilevando nessuna irregolarità. A quel punto è parso chiaro che la causa di questa maxi intossicazione alimentare sia da trovare in uno o più ingredienti impiegati quel giorno.
E diversi campioni di alimenti sono stati raccolti per potere essere esaminati in laboratorio. Nei prossimi giorni se ne saprà di più su quella che è la causa di quanto successo. Si sospetta che possa trattarsi ancora di botulismo, ma per ora non vi è niente di certo.
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