Scegliere la farina non è affatto semplice come può sembrare, per il come e quando utilizzarla bisogna seguire delle regole ben precise e troverete tutto nell’etichetta… ma dovete imparare a leggere bene le informazioni.
Tutto si riduce sempre all’etichetta, infatti è qui che troverete ciò di cui avete bisogno sotto ogni punto di vista, soprattutto nel momento in cui dovete selezionare il tipo di farina che vi servirà per un determinato tipo di ricetta da servire e poi in tavola.
Infatti, uno degli errori più comuni che viene commesso in tal senso è senza ombra di dubbio credere che, ad esempio, la farina 00 possa essere impiegata per ogni tipo di ricetta dal dolce al salato, e invece non è così.
Ogni farina deve essere impiegata nel modo corretto, se vogliamo ottenere dei risultati ben precisi, in particolar modo sarà necessario far sì che la farina sia adatta alla pietanza che stiamo preparando, perché solo in questo modo potremo ottenere il perfetto risultato indicato proprio dalla lista degli ingredienti e dai ricettari di riferimento.
Inizialmente abbiamo indicato come aiuto per selezionare nel modo migliore la farina proprio l’etichetta. Non è affatto un caso, ma un’azione che deve essere fatta quotidianamente per tutti i tipi di prodotti alimentari, compresa appunto la farina. Infatti, leggendo molto attentamente l’etichetta di riferimento non troverete soltanto le informazioni relative alla produzione, al grado e quant’altro, ma anche indicazioni su dove effettivamente usare il prodotto e le ricette di riferimento.
Un esempio pratico e lampante per capire quanto stiamo dicendo è rappresentato proprio dalla farina 00 che tutti noi teniamo in dispensa, pronta per essere utilizzata. Effettivamente questa può essere definita una vera e propria farina generale, in quanto può essere utilizzata sia per il dolce che per il salato, ma tenete conto del fatto che prevalentemente questo tipo di farina, essendo estremamente raffinata, deve essere utilizzata soprattutto per dolci soffici, come nel caso di torte, muffin ma anche biscotti. La lavorazione poi la rende ottima anche per la pasta fresca e persino per le pastelle con cui condire verdure e tanto altro ancora.
Un’altra farina che si tende, purtroppo, a sottovalutare è senza ombra di dubbio la farina 0, credendo che invece possa essere facilmente sostituita con la 00 indicata precedentemente.
Infatti, è qui che molti tendono a commettere un errore molto grave, perché innanzitutto rispetto alla 00 è molto meno raffinata e ha un colore meno bianco, tendente quasi al giallino. Ecco perché, differentemente da quella indicata precedentemente, deve essere utilizzata per ricette come pane, focacce, ma anche pizze e persino pasta fresca come orecchiette e gnocchi. Infatti, il tipo di lavorazione la rende più adatta a questo tipo di ricette, per alimenti che devono comunque sottoporsi sia a cottura ad alta temperatura ma breve, come nel caso del pane e della pizza, sia a cottura in acqua come orecchiette e gnocchi che possono essere cotti in pochissimi minuti. Devono quindi avere un’altissima resistenza in tal senso e catturare e trattenere in sé il condimento.
Questa è un’altra domanda alla quale non tutti sanno dare una risposta, in quanto è facile per certi versi confondersi con estrema facilità. Entrambe le farine sono caratterizzate da un tipo di sapore più rustico, in quanto molto più ricche di fibre e nutrienti rispetto a quelle che abbiamo menzionato precedentemente.
Sulla base di tale motivazione vengono usate prevalentemente per pizze e focacce rustiche e prodotti da forno, come cracker e biscotti particolarmente croccanti.
Un altro tipo di farina che invece è degna di attenzione è senza ombra di dubbio la farina integrale. È vero che è ricca di fibre e nutrienti, ma questa viene ottenuta da una macinazione dell’intero chicco che la rende perfetta per vari tipi di utilizzi, ovvero la preparazione di pane, prodotti da forno, ma anche dolci super gustosi, e tutto con dei risultati incredibili.
Sicuramente vi sarà capitato di leggere varie ricette per la preparazione della pizza, ad esempio, dove viene consigliato di utilizzare una percentuale di farina 0 e un’altra percentuale di farina Manitoba. Solitamente si fa 50 e 50%, ma tutto dipende dal tipo di ricetta che intendete preparare e dall’impasto lievitato di riferimento.
Questo perché la farina Manitoba si adatta alle lunghe lievitazioni e renderà l’impasto più elastico rispetto alle altre farine se utilizzate singolarmente senza il suo aiuto. Non a caso, la Manitoba viene introdotta negli impasti per panettoni e pandori in vista delle festività natalizie, ma anche per grandi lievitati e brioche, oltre che per pizza e focacce.
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