Coronavirus infettarsi con cibo Info - ricettasprint
Coronavirus infettarsi con cibo Info – ricettasprint

Una delle domande più frequenti nell’ultimo periodo, riguarda il rapporto tra Coronavirus ed alimenti. E’ possibile infettarsi con il cibo? Se lo chiedono in tanti, ma nella giungla delle fake news è possibile ancora trovare qualche fonte attendibile o quanto meno razionale sull’argomento.

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Coronavirus e alimenti | E’ possibile infettarsi con il cibo | Info

In questo caso sembra interessante l’analisi svolta dal portale ‘Medical Facts’ del virologo Roberto Burioni, che rimanda ad un trattato pubblicato da ‘Jama Patient Page’. Questa rivista americana ha infatti analizzato nel dettaglio l’argomento, sulla base delle domande più frequenti poste dai consumatori.

La premessa essenziale è univoca, ovvero che il virus scientificamente classificato come SARS COV 2 si trasmette entrando in contatto con goccioline respiratorie emesse da chi è infetto. Oppure in modo più frequente e subdolo, in modo indiretto portandosi le mani contaminate alla bocca, al naso o agli occhi. Per questo motivo è assolutamente imprescindibile una accurata igiene delle mani, seguire rigorosamente le regole del distanziamento sociale ed utilizzare sempre le mascherine.

Attualmente non sono emersi casi di infezione contratta attraverso l’ingestione di cibi potenzialmente contaminati. Una evenienza alquanto impossibile o meglio un rischio estremamente basso, atteso che nel linguaggio scientifico, come sottolinea ‘Medical facts’, il rischio zero non esiste. Dividendo in tre fasi il processo che riguarda il genere alimentare, dall’acquisto alla preparazione, ‘Jama Patient Page’ illustra in modo semplice come ridurre in modo ancora più drastico l’ipotetico rischio paventato in precedenza.

La fase di acquisto dei prodotti alimentari

La prima regola è quella, come sempre, improntata al distanziamento sociale che in America è oltre il metro suggerito nel nostro paese, estendendosi ad un metro ed ottanta centimetri circa. Sarebbe utile inoltre pulire il carrello o il cestino con salviette o soluzioni disinfettanti e procedere alla pulizia delle mani al termine della spesa.

Rientro a casa: la sistemazione in dispensa

Premesso che il virus non resiste sulle superfici oltre le settantadue ore, va attestata la già significativa riduzione della carica virale nell’arco delle prime ventiquattro ore. I consigli del portale comprendono l’eliminazione dei contenitori esterni nei quali gli alimenti freschi sono commercializzati, dai sacchetti in plastica alle vaschette in polistirolo e la pellicola alimentare. Basta poi pulire e disinfettare le superfici con le quali le confezioni esterne sono state in contatto, conservare il cibo in frigorifero e procedere al consueto lavaggio delle mani.

La preparazione degli alimenti: quali accorgimenti adottare

Il dubbio riguarda in modo particolare il consumo di frutta e verdura cruda e magari manipolata senza il rispetto delle norme igieniche richieste sia dai produttori che dai consumatori. La regola generale, che dovrebbe poi sempre valere a prescindere dal Coronavirus, è quella di lavare accuratamente questi generi alimentari. Magari, ma non necessario, utilizzando una soluzione disinfettante apposita in vendita in qualsiasi supermercato. Basta in genere l’acqua corrente per abbattere sensibilmente il rischio, già precario, di contaminarsi in questo senso. Per quanto riguarda carne e pesce, valgono le stesse regole. Successivamente poi, è bene comunque lavarsi come sempre le mani.

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