Crème brûlé al caffè, il dessert che spacca la crosta e il cuore. Ti conquista al primo assaggio e non lo lasci più. C’è un momento preciso e insostituibile in cui la punta del cucchiaino affonda e crack.
Il suono della crosticina caramellata che si rompe è una dichiarazione di intenti. La creme brulè non chiede permesso, si prende la scena, fa scena e soprattutto ti coccola. In questa versione al caffè diventa ancora più intensa, sensuale, è perfetta per chi ama i finali. Decisi e ti dirò di più, molto più facile di quanto sembri.
Il segreto è tutto nella cottura lenta e nell’equilibrio dei sapori. La base è una crema cotta delicatamente a bagnomaria, aromatizzata con un caffè corposo e profumato. La parte superiore, invece, è il suo marchio di fabbrica, uno zucchero bruciato col cannello fino a diventare vetro dolce.
Una goduria vera, non serve essere maestri pasticceri, basta seguire i tempi, avere pazienza e non lesinare sulla qualità del caffè. Per il resto lascia fare al forno e alla magia che avviene nel silenzio del cucchiaino.
Versa la panna e il latte in un pentolino, accendi a fiamma media e porta a sfiorare il bollore. Spegni il fuoco, aggiungi il caffè e la vaniglia, poi lascia intiepidire qualche minuto. Intanto, in una ciotola sbatti i tuorli con lo zucchero finché il composto è chiaro e vellutato, incorpora lentamente la miscela di panna e caffè nei tuorli, mescolando con una frusta a mano. Filtra tutto con un colino a maglie fini per eliminare eventuali grumi o schiuma. Versa la crema nelle cocotte, sistema le cotte in una teglia dai bordi alti e riempila di acqua calda fino a metà altezza dei contenitori.
Cuoci a bagnomaria in forno statico preriscaldato a 150 gradi per circa 45-50 minuti. La crema deve tremolare leggermente al centro. Lasciale raffreddare a temperatura ambiente poi mettile in frigo per almeno quattro ore, meglio una notte. Al momento di servire, spolvera ogni cocotte con un cucchiaino di zucchero di canna e brucialo col cannello fino a ottenere una crosta caramellata e dorata.
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