Gli ultimi mesi sono stati davvero molto difficili per i consumatori italiani a seguito della crisi del grano che ha travolto la nostra nazione, ma allo stesso modo altri paesi in tutta Europa.

La guerra in Ucraina, voluta dalla Russia che ha invaso il territorio della nazione in questione, ha messo in discussione l’assetto politico internazionale ma anche l’economia europea, se consideriamo il fatto che entrambe le nazioni giocano un ruolo importante e determinante nell’import ed export di alcuni prodotti, come nel caso del grano.

Crisi del grano Europa - RicettaSprint
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I prezzi nei mercati sono aumentati vertiginosamente e il grano è stato investito da una vera e propria crisi tra aumenti esagerati e, inoltre, le evidenti difficoltà di trasporto dei carichi in tutta Europa a seguito del blocco delle navi voluto dalla Russia.

Crisi del grano le conseguenze in tutta Europa

Come abbiamo avuto modo di spiegare precedentemente, sono stati mesi davvero difficili quelli vissuti dagli ucraini, che in gran numero stanno cercando di lasciare la loro terra, insieme a coloro che ogni giorno cercano di sopravvivere nascondendosi e chi ha deciso di scendere sul campo di battaglia per difendere la loro casa. Un momento di grande dolore che al tempo stesso ha messo seriamente in discussione rapporti economici che l’Ucraina aveva consolidato nel tempo, come nel caso dell’export del grano.

Infatti, nel corso delle ultime settimane si è tanto discusso su scala internazionale sull’arrivo dei nuovi rifornimenti di grano per l’Europa, soprattutto dopo la manovra della Russia che ha bloccato i porti commerciali dell’Ucraina, costringendo così anche le altre nazioni a far riferimento alle proprie riserve. Adesso, però, qualcosa sembrerebbe essere cambiata in modo del tutto positivo.

Crisi del grano Europa - RicettaSprint
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La notizia che tutto il mondo stava aspettando

Recentemente, dunque, è stata ufficializzata la notizia secondo la quale siano ufficialmente partite 7mila tonnellate di grano dal porto occupato di Berdyansk, che si trova nella zona sudorientale dell’Ucraina. Una manovra, piena di speranza, che arriva dopo l’abbandono dell’Isola dei Serpenti da parte delle forze armate Russe e che lascia ben sperare il mondo intero.

La comunicazione ufficiale, dunque, sarebbe arrivata proprio dall’agenzia di stampa Tass, la quale sostiene che si tratti di una manovra voluta e comandata dalle autorità militari “per non ostacolare gli sforzi dell’Onu per liberare le esportazioni alimentari ucraine”.

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