Attenzione alla frittura in casa, perché in questi casi specifici il fumo si annebbia completamente, ma lo puoi evitare solo se fai così.
Cucinare è uno degli atti che compiamo praticamente tutti nel quotidiano. C’è chi lo fa due volte al giorno, a seconda delle esigenze familiari, e non solo; ma al tempo stesso c’è chi ha fatto di questa necessità un vero e proprio mestiere, con passione e dedizione.
Ad ogni modo, è davvero necessario prestare moltissima attenzione a una pratica così comune da non sottovalutare assolutamente: un esempio pratico e lampante è rappresentato dalla tecnica di cottura attraverso la frittura.
Questa tecnica, oltre a rendere i piatti stupendi e soprattutto gustosi, innesca un punto di fumo che arriva dall’olio che utilizziamo e inevitabilmente genera cattivo odore in casa. Sulla base di tale motivazione non resta che porsi una domanda: come possiamo evitarlo?
Vi diciamo subito che il punto di fumo dipende prevalentemente dal tipo di olio che intendiamo utilizzare. Un esempio pratico e lampante è rappresentato dall’olio d’oliva, che non dovrebbe essere utilizzato per friggere, ma chi ha l’abitudine di impiegarlo in cucina deve tenere conto che il suo punto di fumo si raggiunge intorno ai 190 gradi. Ecco perché questo olio viene solitamente consigliato per i soffritti: ha un punto di fumo che si raggiunge più rapidamente, e in questo modo riusciamo ad evitarlo durante la frittura.
Tenendo conto del fatto che per le tecniche di frittura si consiglia di utilizzare prevalentemente olio di arachidi o di girasole raffinato, perché considerati più adatti, è bene sapere che il loro punto di fumo si aggira intorno ai 180 gradi ma durante la cottura hanno più resistenza, quindi ci concedono più tempo prima che si inneschi il cattivo odore e la nube di fumo tipica della frittura.
Innanzitutto, il consiglio principale è quello di utilizzare un termometro da cucina, che ti permetterà di tenere sotto controllo la temperatura dell’olio e sapere in anticipo quando arriverà effettivamente il punto di fumo. A ogni modo, durante la cottura degli alimenti, tenendo conto di quantità e qualità, il consiglio è di sostituire l’olio quando noti che cambia colore, perché in questo caso, oltre al punto di fumo, si rischia la formazione di sostanze nocive che inevitabilmente finiscono sui nostri cibi.
Un altro dettaglio molto importante da tenere a mente è quello di friggere pochi alimenti alla volta, perché se mettiamo troppa roba tutta insieme il rischio è di sovraccaricare la padella e di far arrivare il punto di fumo in anticipo rispetto a quanto preventivato.
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Attuando queste tecniche, riuscirete sicuramente a evitare che il punto di fumo inneschi cattivo odore in casa e soprattutto a mantenere la visibilità durante la frittura, che purtroppo a volte si perde. Infine, se l’olio è diventato scuro e non è stato conservato correttamente, buttatelo via, perché riutilizzarlo potrebbe causare problemi come quelli indicati precedentemente.
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