Le note catene di supermercati Iper e Decò hanno pubblicato una nota che dispone il richiamo urgente di un prodotto, da restituire subito per evitare rischi alla salute.
Nel periodo estivo le allerte alimentari sono spesso all’ordine del giorno, a causa delle elevate temperature che compromettono una adeguata conservazione dei prodotti sia freschi che secchi. Oltre ovviamente ad un alto rischio di interruzione della catena del freddo per quanto riguarda i prodotti surgelati. Nel caso in esame il ritiro immediato dagli scaffali riguarda un tipo di farina commercializzato in tutti i punti vendita e quindi reperibile ovunque. Vediamo nel dettaglio tutte le informazioni relative al prodotto e le indicazioni specifiche per individuare il lotto oggetto del ritiro.
Come anticipato non sempre le allerte alimentari riguardano prodotti surgelati, in questo caso infatti si tratta di un alimento secco e nel dettaglio una farina. Nello specifico è un mix a base di farina di castagne, molto utilizzato per la preparazione di dolci e salati senza glutine e quindi di uso comune abbastanza frequente. Il lotto oggetto dell’allerta è distribuito dal noto marchio Farine Lo Conte ed è stato prodotto dall’azienda Ipafood Srl nello stabilimento di via San Nicola a Trignano, ad Ariano Irpino, in provincia di Avellino. Il suddetto richiamo ha scopo precauzionale e riguarda una possibile contaminazione da aflatossine.
Come riporta la nota condivisa l’azienda produttrice avrebbe rilevato da esito di prima analisi la presenza di micotossine superiore al limite consentito. Le confezioni interessate dal richiamo sono i sacchetti da 400 grammi con il numero di lotto 20352 e il termine minimo di conservazione 31/12/2021. La raccomandazione ovviamente è quella di non consumare il prodotto, ma riportarlo subito al punto vendita presso il quale è stato acquistato.
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Le aflatossine sono delle micotossine prodotte da specie fungine altamente tossiche e potenzialmente cancerogene. La tossicità di queste molecole colpisce soprattutto il fegato, aumentando l’insorgenza di un carcinoma fino a 60 volte in caso di assunzione involontaria a lungo termine.
Per questo la legge ha stabilito dei limiti per le aflatossine negli alimenti in commercio tale che l’esposizione possa essere mantenuta più bassa possibile. Anche a breve termine l’ingestione accidentale di aflatossine può provocare danni molto gravi alla salute umana. Distruzione delle cellule epatiche e aumento del volume epatico, emorragie intestinali, inappetenza, apatia e febbre alta, edema polmonare sono soltanto alcuni tra essi.
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