Il campo della ristorazione è stato gravemente colpito da una crisi economica che ha travolto il mondo intero persino il miglior ristorante del mondo, lo chef stellato finisce quasi alla ghigliottina mediatica e per lui si parla di lavoro gratis all’interno della location.
Il settore della ristorazione è stato tra i più colpiti durante la pandemia mondiale da covid a seguito delle restrizioni del quale è stato oggetto, insieme alla necessità di chiudere per diverso tempo i ristoranti a seguito di una maggiore possibilità di contagio in riferimento al numero di persone che di volta in volta entravano nei locali.
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Una situazione che conosce benissimo l’Italia macché tutti gli esponenti del mondo della ristorazione hanno dovuto imparare a conoscere nelle varie nazioni di pertinenza, e per le quali adesso si iniziano veramente a sentire sentori delle conseguenze che stanno facendo impallidire il mondo intero.
A riportare la notizia della chiusura del ristorante più famosa al mondo, il Noma, e stato anche il New York Times e le dichiarazioni rilasciate al quotidiano lasciano davvero tutti sbigottiti a senza parole.
Chef stellato alla ghigliottina
Il panorama italiano è ricco di chef che stanno dominando la scena del mondo come nel caso di Massimo Bottura, anche lui annoverato nella classifica dei The World’s 50 Best Restaurant, qui dove in cima alla lista si trova Renè Redzepi, chef tre volte stelle Michelin e al capo di quello che è stato annoverato appunto il ristorante migliore al mondo e che si trova nel cuore di Copenaghen.
La notizia che riguarda Renè Redzep è collegata al punto alla chiusura definitiva del ristorante Noma, fissata per il 2024 così come riportato anche dal New York Times oltre che dal profilo social ufficiale del ristorante: “Per continuare ad essere no ma dobbiamo cambiare”.
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“Lavorare gratis…”
In questi ultimi anni sarebbero davvero numerose le difficoltà che è stato costretto ad affrontare lo chef Renè Redzep, il quale attualmente si trova costretta a fare i conti con la realtà dei fatti e prendere una decisione che mai avrebbe immaginato possibile trattandosi appunto del miglior ristorante al mondo e meta di attrazione turistica nel cuore di Copenaghen.
A riportare la dichiarazione in questione è stato sempre New York Times, il secondo il quale lo chef tristellato in relazione alla chiusura del Noma ha fatto la seguente e amara confessione: “Diversi membri dello staff che lavoravano gratis pur di avere accesso ai segreti della cucina, condizione che lo chef ha definito eticamente non sostenibile. Cercheremo di capire le modalità di ristrutturare e riprogrammare la squadra”.
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