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Non sai quale olio scegliere al supermercato? Ti dico cosa fare per non sbagliare, non è poi così difficile

Se non sai quale olio scegliere al supermercato, ti svelo dei piccoli segreti per non sbagliare e vedrai che porterai in tavola un vero e proprio olio di qualità.

Alzi la mano chi non si trova sempre in difficoltà al supermercato davanti a tante bottiglie di olio, non si sa mai quale scegliere. È del tutto normale, la difficoltà di scelta spesso dipende dalla scarsa conoscenza, per molti scegliere un olio di oliva o un olio extra vergine di oliva non fa differenza. Assolutamente sbagliato!

Come scegliere un buon olio extra vergine di oliva RicettaSprint

Non tutti conoscono le differenza tra olio extra vergine (EVO) e dell’olio di oliva, te le sveliamo subito. Scegliere un olio di qualità è fondamentale, può fare una grande differenza in cucina e non solo, un olio di ottima qualità apporta anche tanti benefici alla nostra salute. Non perdiamoci in chiacchiere, ecco come scegliere l’olio di qualità al supermercato.

Come riconoscere un olio di qualità al supermercato

Non è difficile riconoscere un olio di qualità, la scelta sarà più semplice e mirata se si ha una panoramica più chiara. Iniziamo col dire che c’è una differenza tra olio di oliva e olio extra vergine di oliva, sono due oli diversi nonostante derivino dalla stessa materia prima le olive.

Olive fresche RicettaSprint

In cosa differiscono? Semplice, l’olio di oliva si ottiene dal taglio di oliva raffinato con olio di oliva vergine o extra vergine di oliva. Cos’è un olio raffinato? Si tratta di un olio che ha subito un processo di raffinazione per rimuovere difetti come acidità, odori e colori sgradevoli, prevendendo l’uso di solventi chimici.

L’olio EVO si ottiene dalla spremitura diretta di olive sane, con metodi meccanici, senza l’uso di solventi chimici o trattamenti termici, quindi non subisce nessuna raffinazione.

Questo sai cosa significa? L’olio EVO è un olio vergine naturale che non perde le sue proprietà, quindi è da preferire all’olio di oliva. Inoltre è un alimento funzionale (per i suoi nutrienti va ad influenzare positivamente le funzioni fisiologiche dell’organismo) ed ha un profumo alimentare. Il profumo è dovuto dalle sostanze naturale in esso contenuto che hanno un forte impatto sensoriale.

Vediamo come scegliere un buon olio extra vergine di oliva. Quando ci troviamo al supermercato e abbiamo davanti tantissime bottiglie di olio extra vergini di oliva ecco come indirizzarci alla scelta. Non lasciarsi ingannare dal prezzo basso, (non dovrebbe costare al di sotto dei 9-10 euro al litro) non può che indicare che l’olio che si sta acquistando è di scarsa qualità.

L’origine sarebbe da preferire l’olio 100% italiano, ancor meglio se fosse DOP o IGP, che ci danno garanzia sulla materia prima e origine del prodotto.

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Leggendo l’etichetta accertarsi che il termine massimo di consumo deve essere 18 mesi dal confezionamento. Osservare la bottiglia che deve essere di vetro scuro o in latta di acciaio inossidabile, in questo modo si va a schermare la luce accelera il processo ossidativo dell’olio che causa l’irrancidimento. Non comprare olio in PET. Attenzione all’olio sfuso! Non si può acquistare una bottiglia di olio senza etichetta a norma di legge. L’etichetta ci da informazioni sull’origine delle olive, annata olearia, lotto e termine minimo di conservazione.

Come riconoscere l’olio EVO all’assaggio?

Quando assaggiamo l’olio EVO acquistato dobbiamo percepire 3 pregi, fruttato, amaro e piccante, sono caratteristiche sensoriali o organolettiche definite così perché si percepiscono attraverso gli organi di senso come olfatto e gusto. Quindi odoriamo l’olio extra vergine di oliva, deve avere un odore più o meno intenso che ricorda la foglia di ulivo sfregata tra le mani, l’oliva fresca e schiacciata. Possiamo anche percepire odore di menta fresca, mandorla, pomodori.

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Assaggiando l’olio EVO dobbiamo percepire una leggera sensazione di amaro sulla lingua e piccante alla base della lingua. Questa sensazione è dovuta dalla presenza di composti fenolici (antiossidanti naturali presenti nelle olive che proteggono l’olio durante la conservazione e cottura). Purtroppo amaro e piccante non viene sempre apprezzato dal consumatore, ma viene frainteso come un difetto e non un pregio dell’olio.

Non lasciarsi ingannare dal colore, che può dipendere da tantissimi fattori come varietà, stadio di maturazione, tecnologia di estrazione e conservazione. Il fatto che l’olio sia torbido o limpido non dice molto sulla qualità, in quanto il colore in senso assoluto non è un indicatore di qualità. Ovviamente se l’olio appare di colore giallo bruno vuol dire che l’olio è ossidato. Adesso si che saprai come scegliere un olio EVO di qualità.

Come scegliere l’olio di qualità RicettaSprint
Virgilia Panariello

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Virgilia Panariello

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