Quando è in corso una congestione da acqua fredda, hanno luogo dei sintomi molto facilmente riconoscibili. Ed è d’obbligo agire subito per evitare che la situazione possa peggiorare.
Congestione da acqua fredda, c’è un rischio importante e che potrebbe sempre capitare relativo al berne quando fa molto caldo. Lo sbalzo termico che si viene a creare all’interno dell’organismo rispetto a quella che è la temperatura di fuori può dare adito al sorgere di un disturbo di natura gastrointestinale. Considerando la natura della cosa, è normale che una congestione per avere bevuto acqua fredda o per essersi tuffati in acqua fredda a digestione in corso sia molto più frequente in estate.
E quel che succede va ad interessare proprio i processi digestivi, potenzialmente alterandoli. Nel corso della digestione, il sangue va a confluire principalmente nella zona dell’addome, dove l’apparato digestivo ha sede. E se in quel momento bevi qualcosa di ghiacciato o fai un bagno in acqua troppo fredda, l’organismo stesso mette in alto alcuni procedimenti innati di autodifesa.
Il sangue quindi viene dirottato di colpo verso il cervello, allo scopo di mantenere la temperatura basale. Ma ciò porta ad uno stop traumatico della digestione e ad uno squilibrio nella circolazione, con una situazione di shock che può avere persino delle conseguenze letali.
Per capire se c’è una congestione da acqua fredda, che tu l’abbia bevuta o che tu abbia fatto un bagno in acqua eccessivamente fredda con una digestione in corso, devi osservare i seguenti segnali:
Particolarmente nocivo poi è non solo bere acqua o bibite ghiacciate ma anche farlo troppo velocemente. E pure i colpi d’aria possono provocare uno o più sintomi tra quelli descritti. Quando c’è una congestione da acqua fredda in atto è importantissimo agire in maniera tempestiva per evitare un peggioramento della situazione ed uno sconquasso grave dell’apparato cardiocircolatorio.
Se si è in acqua, sarà complicatissimo riuscire a tornare a riva da soli, senza qualcuno ad aiutarci. Tra le primissime cose da fare c’è il distendersi tenendo le gambe sollevate, per favorire la circolazione in direzione del cuore. Massaggiare delicatamente lo stomaco, per favorire sempre l’afflusso di sangue in quella parte. Ed ovviamente non mangiare, e bere a piccoli sorsi.
I casi meno acuti si possono risolvere in trenta minuti, mentre quelli più gravi possono perdurare per più tempo e necessitare dell’intervento di un medico o del pronto soccorso. Una volta che tutto passa poi è richiesto almeno un paio di giorni di riposo, perché il fisico sarà stato sottoposto ad uno stress non indifferente. Per riprendere l’alimentazione infine è consigliabile riprendere andandoci molto piano, con delle bevande in grado di favorire la digestione.
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