Olio+extravergine+di+oliva%2C+sai+riconoscere+quello+davvero+di+qualit%C3%A0+quando+fai+la+spesa%3F
ricettasprint
/olio-extravergine-di-oliva-sai-riconoscere-quello-davvero-di-qualita-quando-fai-la-spesa/amp/
News

Olio extravergine di oliva, sai riconoscere quello davvero di qualità quando fai la spesa?

Quali sono i criteri in merito al come riconoscere l’olio extravergine d’oliva di qualità? Basta un solo minuto per abbassare il rischio di portare a casa qualcosa di non soddisfacente.

Come riconoscere l’olio extravergine d’oliva di qualità? È bene saperlo, per evitare di spendere soldi nell’acquisto di qualcosa che non si rivelerà soddisfacente. Potrebbe capitarti, se acquisti ad occhi chiusi senza controllare alcuni elementi. Cosa che richiede solamente pochi secondi. Ci sono delle aziende che possono risultare non proprio attinenti a quelli che sono gli obblighi del dover fornire un prodotto conforme agli standard qualitativi ed anche di sicurezza alimentare.

Olio extravergine di oliva, sai riconoscere quello davvero di qualità quando fai la spesa? – ricettasprint.it

Per risparmiare, c’è chi fa ricorso a delle miscele di olio, oppure ne usa di qualità infime o comunque inferiori per poi spacciarlo per extravergine. A seguito di alcuni controlli da parte di incaricati preposti, si è scoperto pure che non è così raro assistere all’utilizzo di bollini e certificazioni di qualità stampate in bella vista sulle etichette di bottiglie e latte d’olio. Il tutto però senza che la cosa corrisponda – in parte o del tutto – a verità. Ed allora come riconoscere l’olio extravergine d’oliva di qualità?

Come riconoscere l’olio extravergine d’oliva di qualità? Gli aspetti da verificare

La prima cosa da fare consiste sempre nel leggere quelle che sono le informazioni riportate nell’etichetta stampata sul retro. Bisogna accertarsi di quali siano il tipo di olive spremute, la provenienza e pure quelle che sono le modalità di produzione. Ed anche il colore ed il profumo dell’olio possono essere assai indicativi. Anche con una bottiglia sigillata potresti essere in grado di sentire il profumo dell’olio.

Ovviamente se è gradevole, è assai probabile che quell’olio sia buono. E per quanto riguarda il colore, la sua conformazione cromatica deve oscillare dal verde intenso al dorato. Dipende dalle olive impiegate. Ci sono altri aspetti però che vanno presi in considerazione, come l’assenza di sedimentazioni e grumi. Quando ci sono, la cosa potrebbe indicare sia una lavorazione non ottimale che una data di scadenza prossima.

Come riconoscere l’olio extravergine d’oliva di qualità? Gli aspetti da verificare – ricettasprint.it

E ci sono probabilità maggiori che l’olio migliore da comprare al supermercato sia quello tenuto in bottiglie scure, che limitano l’azione negativa ed ossidante della luce. Poi l’olio va tenuto anche lontano da quelle che sono delle fonti di calore dirette.

Come capire se un olio extravergine è buono?

Analizza anche il tappo: se è progettato apposta per evitare delle aperture accidentali è sempre meglio. La bottiglia o la latta devono essere dotate di chiusura in grado di isolare l’interno. Un altro fattore che indica un olio di qualità si ha dalla cosiddetta “prima spremitura”, che devi cercare in etichetta. Se non è presente, passa ad un’altra marca di olio extravergine d’oliva. E poi il tasso di acidità deve essere più basso dello 0,8%.

Per quanto riguarda la data di scadenza, quella ottimale è sempre indicata in diciotto mesi dopo la data di produzione. Una scadenza più lontana nel tempo può portare infatti alla possibile perdita di proprietà organolettiche di quell’olio. Ovvero sapore e profumo. Se hai modo di assaggiare l’olio, dovresti avvertire un buon aroma di vegetali freschi ed un gusto fruttato.

Come capire se un olio extravergine è buono? – ricettasprint.it

A volte anche con qualche sentore di piccante o di amarognolo, cosa più che buona perché è la conferma della presenza di molti positivi polifenoli. E per quanto banale, anche il prezzo può indicare o meno un olio evo di qualità. Più costa e più è certo che quella marca ti dia quello che stai cercando, anche se questo non è il criterio da dover porre al primo posto nella tua ricerca.

Salvatore Lavino

Classe 1985, giornalista pubblicista con una più che decennale esperienza nel settore e con migliaia di articoli prodotti in merito ai temi più disparati. Attualmente impegnato con diverse collaborazioni che trattano di vari argomenti, tra ecologia, cucina, sport, attualità, benessere e molto altro.

Published by
Salvatore Lavino

Recent Posts

  • Dolci

Ma quale colazione al bar, i cornetti li faccio io e senza nemmeno accendere il forno

Da qualche tempo a questa parte ho deciso di non andare più al bar per…

2 ore ago
  • Dolci

Mugcake alle prugne per una colazione senza rimorsi, la ricetta è anche vegana!

Ormai faccio le mugcake alle prugne per colazione puoi mangiare senza rimorsi, la ricetta è…

3 ore ago
  • Secondo piatto

Non sai cucinare il pesce? E chi lo ha detto, stasera ti faccio portare in tavola del filetti con verdure mai visti

Non sai cucinare il pesce? E chi lo ha detto, stasera ti faccio portare in…

5 ore ago
  • Finger Food

Un profumo di casa, di famiglia e di tradizione, la pizza la faccio dame e viene come il fornaio

Un profumo di casa, di famiglia e di tradizione, la pizza la faccio dame e…

12 ore ago
  • Contorno

Li arrostisco, li condisco e li servo: questi peperoni diventano un contorno freschissimo e super saporito

Insalata di peperoni arrostiti: li arrostisco, li condisco e li servo così, diventano un contorno…

14 ore ago
  • condimenti

La rucola mi avanzava, i pomodori secchi pure: è nato lui, il pesto rustico che spalmo ovunque

Pesto di rucola e pomodori secchi: un po' di avanzi insieme ed è nato così…

15 ore ago