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Olio per friggere, quale dovresti sempre usare: non sbagliare

Quale olio per friggere compri? La scelta sull’acquisto di questo prodotto dovrebbe essere sempre ben ponderata, cosa fare per andare sempre a colpo sicuro.

La scelta del miglior olio per friggere è un qualcosa da non sottovalutare. Quando vai a fare la spesa faresti bene a tenere in considerazione alcuni fattori capaci di fare la differenza e di portarti a spendere i tuoi soldi nel miglior modo possibile. Friggere è una tecnica culinaria che richiede oli con punti di fumo elevati, stabilità durante la cottura e, idealmente, un sapore che si sposi bene con il cibo.

Olio per friggere, quale dovresti sempre usare: non sbagliare – ricettasprint.it

Basandoti sulle caratteristiche chimiche e nutrizionali di ciascuno, è possibile trarre delle conclusioni utili su quale sia l’olio per friggere migliore. È invece sbagliato riporre nel carrello il primo prodotto che capita a portata di mano. Basarsi solamente sul prezzo o sul fatto che questo o quello sia un marchio noto non è un buon metro di giudizio. C’è bisogno anche di tenere in considerazione altre variabili.

Miglior olio per friggere, quale comprare

Olio di arachidi. Questo olio è una delle scelte più popolari per friggere, grazie al suo elevato punto di fumo (circa 230°C) e al suo sapore neutro. L’olio di arachidi è particolarmente apprezzato nelle cucine asiatica e americana, ed è perfetto per chi desidera ottenere cibi croccanti e dorati. Inoltre, contiene acidi grassi monoinsaturi e polinsaturi, che sono considerati salutari per il cuore.

Olio di girasole. Un altro olio molto utilizzato è l’olio di girasole, che ha un punto di fumo che varia tra i 225°C e i 250°C a seconda del tipo. Questo olio è ricco di vitamina E e offre un sapore leggero, rendendolo ideale per friggere patatine o pollo. Tuttavia, è importante scegliere una varietà ad alto contenuto di acido oleico, poiché queste hanno una stabilità maggiore rispetto alle varietà più comuni.

Miglior olio per friggere, quale comprare – ricettasprint.it

Canola o Olio di colza. Con un punto di fumo di circa 240°C, l’olio di colza è un’ottima scelta per friggere. È noto per il suo profilo nutrizionale positivo, contenendo acidi grassi omega-3. Tuttavia, è fondamentale optare per varianti non trattate e non geneticamente modificate, per beneficiarne al meglio.

Altre scelte di olio

Olio di oliva. Sebbene l’olio d’oliva non sia tradizionalmente considerato per la friggitura profonda, l’extravergine è comunque utilizzabile per fritture leggere. Il suo punto di fumo varia tra i 190°C e i 210°C, quindi è ideale per preparazioni a temperatura moderata, come le fritture rapide. Inoltre, l’olio d’oliva è ricco di antiossidanti e acidi grassi benefici, rendendolo una scelta salutare.

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Olio di cocco: Sempre più popolare, l’olio di cocco extravergine ha un punto di fumo di circa 177°C ed è spesso utilizzato per friggere a temperature più basse. È ricco di grassi saturi, il che lo rende stabile durante la cottura, ma il suo sapore distintivo può non essere adatto a tutte le preparazioni.

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Altre scelte di olio – ricettasprint.it

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Ed olio di sesamo. In alcune cucine orientali, l’olio di sesamo è utilizzato sia per friggere che come condimento. La sua varietà tostato ha un sapore intenso e può essere mixato con altri oli per ottenere una friggitura più aromatica. Ha un punto di fumo di circa 210°C, il che lo rende adatto per cotture veloci.

Salvatore Lavino

Classe 1985, giornalista pubblicista con una più che decennale esperienza nel settore e con migliaia di articoli prodotti in merito ai temi più disparati. Attualmente impegnato con diverse collaborazioni che trattano di vari argomenti, tra ecologia, cucina, sport, attualità, benessere e molto altro.

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