Peste suina, allarme in Toscana. E’ il Presidente della Confagricoltura regionale ad annunciare l’urgenza di provvedimenti immediati sulla fauna selvatica locale. Dalla Commissione Europea infatti, è giunta di recente la conferma di ben due casi di peste suina africana nella cittadina belga di Etalle. Basta così poco per far scattare delle misure di sicurezza in Italia? Il pericolo nasce dal fatto che in Toscana si concentrano i più grandi allevamenti all’aperto di cinghiali ed altre specie suine selvatiche, indicati come portatori del contagio.
Il Presidente Fulcis sottolinea che attualmente c’è una percentuale enorme di “ungulati e particolarmente cinghiali, completamente fuori controllo”. Ciò implica un tavolo di confronto immediato tra le autorità competenti e le associazioni di categoria per adottare provvedimenti idonei ad arginare la situazione, prima che diventi irrimediabile. “La variante africana della malattia è molto più contagiosa e letale di quella classica. Bisogna attivarsi subito per contenere e monitorare la fauna selvatica” ha spiegato Fulcis. Gli altri paesi europei hanno già messo a punto delle strategie preventive, mentre in Italia siamo ancora ad in fase di stallo.
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