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Quanto incide lo scaldabagno elettrico sulla bolletta? Scopri se è meglio spegnerlo quando sei via

Come è meglio comportarsi con questo elettrodomestico. Quanto consuma lo scaldabagno elettrico sempre acceso? Dovresti spegnerlo?

Scaldabagno (Ricettasprint.it)

Lo scaldabagno elettrico è uno degli elettrodomestici più energivori presenti nelle nostre case. Il suo utilizzo può infatti incidere in maniera significativa sulla bolletta energetica, soprattutto se non si adottano alcuni accorgimenti per ottimizzarne il funzionamento.

Quanto consuma uno scaldabagno elettrico? La quantità di energia consumata da uno scaldabagno dipende da diversi fattori, tra cui la sua taglia, l’efficienza energetica, l’isolamento e naturalmente il volume d’acqua calda utilizzata.

In media, uno scaldabagno elettrico di taglia standard da 80-100 litri consuma tra i 1.500 e i 3.000 kWh all’anno. Questo equivale a una spesa annua che può variare dai 400 ai 900 euro, a seconda del costo dell’energia elettrica.

È importante sottolineare che i consumi reali possono essere anche molto diversi da questa stima, in base alle abitudini di utilizzo della famiglia. Un nucleo più numeroso, con un maggior fabbisogno di acqua calda, avrà consumi decisamente superiori.

Come usare lo scaldabagno elettrico per risparmiare?

Scaldabagno in funzione (Ricettasprint.it)

Gli scaldabagno più vecchi e meno efficienti dal punto di vista energetico tendono a consumare di più rispetto ai modelli di ultima generazione. Quest’ultimi sono in grado di offrire prestazioni migliori e costi di esercizio più contenuti.

Conviene spegnere lo scaldabagno quando si è fuori casa? Una domanda ricorrente è se convenga spegnere lo scaldabagno quando si esce di casa per un certo periodo di tempo, oppure se sia meglio lasciarlo acceso. La risposta non è univoca e dipende da diversi fattori.

In merito all’assenza da casa, se si tratta di brevi periodi, come una giornata lavorativa o un fine settimana, spegnere lo scaldabagno non porta a grandi risparmi. Infatti, la quantità di energia necessaria per riscaldare nuovamente l’acqua al rientro tende ad annullare i benefici ottenuti dallo spegnimento.

I modelli più vecchi e meno isolati tendono a disperdere molto calore, anche quando sono in stand-by. In questi casi, spegnere lo scaldabagno può portare a risparmi maggiori. Se si tratta di un nucleo con consumi elevati di acqua calda, spegnere lo scaldabagno può rivelarsi più conveniente, in modo da evitare di riscaldare grandi quantità di acqua al rientro.

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Per gli scaldabagno meno efficienti e per assenze più prolungate (una settimana o più), conviene spegnere l’elettrodomestico. Viceversa, per brevi periodi e con scaldabagno moderni e ben isolati, il risparmio ottenuto dallo spegnimento potrebbe essere trascurabile.

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Un ulteriore accorgimento per ridurre i consumi dello scaldabagno è quello di regolare la temperatura dell’acqua sulla soglia minima necessaria, senza eccedere. Questo semplice gesto può tradursi in un risparmio energetico significativo nel lungo periodo.

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In conclusione, monitorare con attenzione i consumi del proprio scaldabagno elettrico e adottare le giuste strategie di utilizzo è fondamentale per contenere l’impatto sulla bolletta energetica della propria abitazione.

Salvatore Lavino

Classe 1985, giornalista pubblicista con una più che decennale esperienza nel settore e con migliaia di articoli prodotti in merito ai temi più disparati. Attualmente impegnato con diverse collaborazioni che trattano di vari argomenti, tra ecologia, cucina, sport, attualità, benessere e molto altro.

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