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Sconto al ristorante del 20% “ma è solo per chi è magro”, deflagra la polemica

C’è un ristorante che ti fa pagare in base a quanto pesi. La cosa poteva mai passare inosservata? Certamente no.

La Thailandia è una terra a dir poco magica, piena di quel fascino tutto orientale fatto di una mitologia che appartiene a quelle latitudini, intrisa di una profonda spiritualità. E di contro ci sono i centri urbani caotici, dove chiunque si sposta in motorino. Poi non mancano piatti tipici, sapori tutti suoi ed una tradizione che non troverai mai da nessun’altra parte. E come non citare le bellezze naturali del posto, dalle spiagge alle lussureggianti giungle e foreste.

Sconto al ristorante del 20% “ma è solo per chi è magro”, deflagra la polemica – ricettasprint.it

E da oggi c’è anche un’altra attrattiva, anche se sta facendo molto discutere il modo di pubblicizzare sé stessa. Si tratta di un ristorante dove il tariffario è deciso in maniera decisamente originale. E, va detto, per certi versi anche discriminatoria. Fatto sta che i proprietari di questo locale hanno centrato il loro obiettivo di far parlare del ristorante. Difatti, nel bene o nel male purché se ne parli.

Il ristorante che applica la “tariffa-peso”

La peculiarità del ristorante, che è il Chiang Mai Breakfast World, è che i clienti pagano in base alla loro corporatura. Più si è magri, meno si spende. La struttura del locale è dotata di un corridoio stretto, diviso da sbarre metalliche che creano passaggi di larghezza variabile. Coloro che riescono a passare attraverso l’apertura più angusta ottengono un risparmio del 20% sul conto finale.

In sostanza, i prezzi sono suddivisi in cinque fasce: chi riesce a passare nel corridoio più stretto riceve il massimo sconto, mentre chi ha bisogno di più spazio per muoversi deve pagare il prezzo pieno, accompagnato da un cartello che dice “Spiacente”. Un video condiviso sui social ha reso virale questa iniziativa, mostrando un giovane intento a guadagnarsi un vantaggioso sconto.

Il ristorante che applica la “tariffa-peso” – ricettasprint.it

La narrazione del video è contraddistinta da un tono ironico, con una voce che commenta: “Dovremmo aggiungere un po’ di burro”. Le reazioni online sono state molteplici e variegate. Alcuni utenti hanno risposto con sarcasmo, mentre altri hanno sollevato questioni legate alla nazionalità, suggerendo che nessun americano potrebbe mai riuscire a entrare. Alcuni hanno persino proposto di applicare un simile criterio di pagamento alle compagnie aeree.

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Le critiche sono giuste o no?

Naturalmente, non sono mancati i commenti critici, che hanno accusato il ristorante di promuovere una forma di body shaming, particolarmente in un contesto asiatico dove la cultura della magrezza è spesso esaltata. Un utente ha fatto notare che anche il corpo snello della creatrice di contenuti nel video ha avuto difficoltà a passare attraverso le sbarre destinate a chi riceve uno sconto del 15%.

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La sottile linea tra divertimento e cattivo gusto è stata ribadita da molti, suggerendo che il ristorante potrebbe aver oltrepassato un limite. E questa iniziativa non manca di far riflettere su temi delicati ed importanti, quali spesso lo diventa il rapporto tra marketing e sensibilità culturale. Il ristorante, con la sua proposta bizzarra, ha certamente attirato l’attenzione, ma a quale costo?

Le critiche sono giuste o no? – ricettasprint.it

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La questione della bellezza e del corpo, specialmente in un contesto dove le aspettative sociali possono essere schiaccianti, è delicata e meriterebbe una riflessione più profonda. Mentre alcuni possono trovare l’idea divertente o provocatoria, altri la vedono come un’ulteriore pressione in un mondo già pieno di standard irraggiungibili.

Salvatore Lavino

Classe 1985, giornalista pubblicista con una più che decennale esperienza nel settore e con migliaia di articoli prodotti in merito ai temi più disparati. Attualmente impegnato con diverse collaborazioni che trattano di vari argomenti, tra ecologia, cucina, sport, attualità, benessere e molto altro.

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Salvatore Lavino

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