Una ricetta della tradizione contadina rivista e corretta aggiungendo un po’ di ingredienti per un dolce di Natale alternativo
Tra i dolci che non mancano mai nel periodo invernale e quindi anche in quello natalizio, il castagnaccio toscano o ligure è un must.
Tutto parte dalla farina di castagne, dal rosmarino e dall’olio extravergine. Ma qui andiamo anche oltre e scoprirai perché.
Questo versione del castagnaccio è certamente diversa dalla ricetta classica ed è anche più calorica. Ogni fetta infatti sono circa 230 calorie, ma a Natale possiamo lasciarci andare un po’ di più. Anzi, sarebbe perfetto da servire con dei ciuffetti di panna fresca oppure delle palline di ricotta lavorate con lo zucchero.
Ingredienti (per 4-6 persone):
300 g di farina di castagne
Versiamo la farina di castagne in una terrina, amalgamiamo subito con metà dell’olio e aggiungiamo il latte. Mescoliamo tutto con un cucchiaio di legno, oppure una spatola in silicone, facendo attenzione a non formare grumi.
Lasciamo riposare il composto per almeno un’ora, così la farina di castagne si gonfia e il nostro castagnaccio strong diventa ancora più buono. Prendiamo una teglia basta e larga, la ungiamo bene sulla base con l’oli extravergine che abbiamo avanzato.
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Versiamo il composto a base di farina di castagne, latte e olio sulla base della teglia distribuendolo in modo equo. Poi aggiungiamo le noci tritate grossolanamente al coltello, l’uva sultanina, i pinoli, le prugne spezzettate con le mani. Completiamo con gli aghetti di rosmarino e la scorsa grattugiata di un’arancia non trattata.
Preriscaldiamo il forno a 180° per 10 minuti. Quindi infiliamo la teglia nella griglia centrale e lo facciamo cuocere per 1 ora sempre a 180°. Attenzione però: passati 20 minuti, quando la parte superiore comincia a rapprendersi, cospargiamola con lo zucchero semolato.
Rimettiamo il dolce in forno e lo portiamo a cottura. Capiremo che è pronto quando cominceranno a formarsi le prime spaccature sulla superficie del castagnaccio. Lo tiriamo fuori, aspettiamo che sia diventato tiepido e lo serviamo.
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