Il Neddera rosato della Valle del Tirso è favoloso! Fresco e morbido, è prodotto in Sardegna ed è un vino plasmato dalla salsedine del vicino mare.

Il Neddera rosato della Valle del Tirso è un vino sardo favoloso realizzato con uva nera. È un vino recente che si è iniziato a fare in purezza solo negli ultimi anni perché fino a poco tempo fa si usava solo per completare gli altri vini. Esso si abbina perfettamente al piatto dello chef Michele Farru “Cannelloni fritti con cozze e piselli“.

Foto di È sempre mezzogiorno. Neddera rosato della Valle del Tirso. Spiegazione del sommelier Andrea Amadei
Foto di È sempre mezzogiorno. Neddera rosato della Valle del Tirso. Spiegazione del sommelier Andrea Amadei

Questa spiegazione è stata illustrata dal sommelier Andrea Amadei (FIS) durante la puntata della famosa trasmissione di cucina “È sempre mezzogiorno” andata in onda su Rai Uno lo scorso 22 aprile 2022 al termine della realizzazione del sopra menzionato primo piatto dello chef Michele Farru.

Stiamo quindi parlando di un vino veramente sensazionale che un tempo è stato sottovalutato. Oggi che si è capito il suo potenziale, come abbiamo già spiegato, viene prodotto anche in purezza ed è davvero buono. Provate per credere! Ma vedrete che non ve ne pentirete.

Neddera rosato della Valle del Tirso ecco come si fa

Il Neddera rosato della Valle del Tirso è molto buono e profumato. Come si capisce dal nome Neddera che deriva da “neddu” che in sardo vuol dire nero: infatti, il grappolo è bellissimo ed è a forma di cuore e “ha-precisa il sommelier Amadei- gli acini scurissimi. Una volta non c’erano le indagini genetiche per capire che vitigno era, bisognava andare di osservazione”. Inoltre, “una volta-rivela il sommelier Amadei- non era molto valorizzato e veniva utilizzato per tagliare altri vini, per dargli un pò più di colore, per dargli un pò più di rotondità, di struttura perché questo è un vitigno ricco, cioè si fanno dei grandi rossi anche da invecchiamento. Negli ultimi anni si è cominciato a vinificarlo in purezza, da solo, per valorizzarlo perché è un vitigno con delle caratteristiche importanti”.

Guardate che “la Valle del Tirso è una zona che-spiega il sommelier Amadei- Veronelli quando è andato a visitare ha definito piatta perché è proprio in pianura. Non ci sono le colline”. In questa zona estremamente pianeggiante “il vino- precisa il sommelier Amadei- viene bene comunque. Qual’è il segreto?” La risposta va ricercata nel fatto che “siamo vicinissimi al mare-spiega il sommelier Amadei- e quindi spesso questa area, questa terra è spazzata dal maestrale che arriva fresco, sanifica le uve perché quando invece c’è umidità e l’aria stagna rischi di avere delle infezioni fungine, cioè dei funghi che ti attaccano i grappoli e quindi poi il vino non ti viene bene”. Ma il movimento d’aria apportato dal maestrale, che cosa si porta anche dietro? Ovviamente, “il – spiega il sommelier Amadei- sale. Durante l’estate porta proprio la salsedine sui grappoli e quindi se arriva un pò di maestrale prima della vendemmia tu ti ritrovi la sapidità, anzi la salinità nel vino”.

Ricordiamo che l’illustrazione di questo vino è stata fatta dal sommelier Andrea Amadei durante la sopra menzionata trasmissione televisiva di cucina “È sempre mezzogiorno” andata in onda su Rai Uno.

Realizzato in: Sardegna

Neddera rosato della Valle del Tirso. La spiegazione

La salinità che è nel vino si contrasta con “la tendenza dolce- precisa il sommelier Amadei- dei legumi, i piselli. Non c’è lo zucchero però parliamo di tendenza dolce perché è quella lì la sensazione che hai in bocca, e poi della ricotta“.

Foto di È sempre mezzogiorno. Neddera rosato della Valle del Tirso. Spiegazione del sommelier Andrea Amadei
Foto di È sempre mezzogiorno. Neddera rosato della Valle del Tirso. Spiegazione del sommelier Andrea Amadei

Inoltre, “c’è anche la morbidezza-conclude il sommelier Amadei- perché questo è un rosato di uva non tanto acida. È un uva ricca di zuccheri. E perché ci serve la morbidezza? Perché abbiamo la salsa di pomodoro che ha la sua acidità. Quindi se avessimo scelto un rosso, avremo coperto le cozze, se avessimo scelto un bianco, avremo avuto in bocca troppa acidità perché si sarebbe sommata a quella del pomodoro. In questo caso, stando nel mezzo, noi abbiamo risolto il nostro problema”.

Foto di È sempre mezzogiorno. Neddera rosato della Valle del Tirso. Spiegazione del sommelier Andrea Amadei
Foto di È sempre mezzogiorno. Neddera rosato della Valle del Tirso. Spiegazione del sommelier Andrea Amadei

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Foto di È sempre mezzogiorno. Neddera rosato della Valle del Tirso. Spiegazione del sommelier Andrea Amadei
Foto di È sempre mezzogiorno. Neddera rosato della Valle del Tirso. Spiegazione del sommelier Andrea Amadei