È nei supermercati di un nome celebre della grande distribuzione che spariscono prodotti famosissimi. Di quali si tratta e perché è successo.
Spariscono dei prodotti famosissimi, non li troveremo più quando andremo a fare la spesa. E la decisione è esclusivamente di natura economica, con la mossa che suona proprio come una sorta di protesta da parte di un soggetto della grande distribuzione.
Si tratta di Carrefour, colosso francese il cui nome è molto conosciuto sia dalle nostre parti che in altri Paesi. La compagnia ha preso la scelta, sempre difficile per una azienda del settore, di non vendere più alcuni prodotti famosissimi, che spariscono così dai suoi supermercati.
Il motivo, entrando più nello specifico della questione, va ricercato negli aumenti ritenuti senza senso stabiliti dalla ditta produttrice degli stessi. Per quella che alla fine è una politica che va a tutto discapito dei consumatori.
La cosa poi avrebbe potuto riflettersi anche in una cattiva pubblicità per la stessa Carrefour. Vedere dei prezzi così alti nei suoi punti vendita avrebbe potuto far pensare che il tutto fosse da ricondurre a Carrefour stessa. Ed invece così non è. Ora dei prodotti famosissimi spariscono dai suoi scaffali, di quali si tratta.
A non essere più venduti da Carrefour saranno vari prodotti di PepsiCo, e nello specifico:
Pepsi;
7Up;
Gatorade;
La decisione dovrebbe riguardare il solo mercato francese, per ora. Con la clientela consueta che troverà degli appositi avvisi per spiegare loro la cosa. E Carrefour parla di “aumenti inaccettabili dei prezzi”, i quali sono frutto di una scelta strategica della compagnia statunitense.
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Sempre Carrefour parla di una serie di trattative molto difficili avute con PepsiCo. Ma che alla fine non hanno portato a niente. La catena della grande distribuzione organizzata transalpina riferisce che, in linea di massima, i prezzi tendono ad un abbassamento in tutto il mondo. “Invece PepsiCo intende aumentarli”.
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La vicenda è stata trattata dall’autorevole quotidiano “Financial Times”. Pepsi Co durante il 2023 è arrivata ad aumentare i prezzi dei propri articoli alimentari dell’11%, sfruttando anche la situazione relativa all’inflazione.
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Ed in Francia sono state intrapresi degli appositi disegni di legge per tutelare i consumatori. Come ad esempio etichettare in maniera vistosa quei prodotti indicati come soggetto a shrinkflation, ovvero a diminuzione di peso e di dimensioni offerti ai consumatori a fronte però di un prezzo stabile o – il più delle volte – aumentato.
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