Scatta un nuovo allarme per il tonno in scatola? Fai moltissima attenzione quando compri il tonno in scatola al supermercato e controlla sempre questo codice, perché in caso contrario ti conviene proprio evitare il prodotto.
In Italia, l’uso del tonno in scatola è cresciuto notevolmente negli ultimi anni, diventando un alimento fondamentale nella nostra dieta quotidiana, spesso abbinato a insalate per preparazioni rapide.
Tuttavia, oltre a moderare il consumo di tonno in base alle esigenze nutrizionali individuali, è essenziale prestare attenzione al momento dell’acquisto verificando specifiche indicazioni sulla confezione, che informano sul tipo di prodotto che stiamo per acquistare.
Il tonno è spesso incluso nelle diete per perdere peso e in un regime alimentare equilibrato. È consigliabile optare per il tonno al naturale o in olio d’oliva, a seconda delle preferenze personali e del metodo di conservazione.
È importante, però, non eccedere nel consumo: l’ideale è limitarsi a una volta a settimana, corrispondente a una porzione di circa 50 grammi, ovvero una scatoletta. Questa raccomandazione è dettata dalla possibile presenza di mercurio nel tonno, un metallo pesante che richiede cautela nel consumo frequente.
Data la popolarità del tonno nelle cucine italiane, è raccomandato controllare attentamente la confezione alla ricerca della sigla FAO, che indica la zona di pesca. Questo codice non solo informa sui mari e oceani di provenienza ma è anche un indicatore di sostenibilità e impatto ambientale del prodotto. La sigla FAO, che sta per Food and Agriculture Organization, viene seguita da numeri che specificano la regione di pesca: ad esempio, 37 e 27 si riferiscono al Mar Mediterraneo; 51 e 57 all’Oceano Indiano; 71, 70, 77, 81 e 87 all’Oceano Pacifico.
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È importante essere particolarmente cauti con il tonno proveniente dalle zone FAO 61, 67 e 71, che includono parti dell’Oceano Pacifico e Atlantico e il Golfo del Messico. Queste aree sono considerate tra le più inquinate del mondo, e si consiglia quindi di evitare tonno che derivi da queste regioni. Seguire questi consigli non solo aiuterà a fare scelte più sicure e salutari ma supporterà anche pratiche di pesca più sostenibili.
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