Canapa legale ricavata dalla Cannabis| olio e farina derivati nei negozi | “Sono salutari”
La Canapa legale ricavata dalla Cannabis olio e farina derivati nei negozi “Sono salutari”.Da un pò di tempo a questa parte stiamo assistendo ad una escalation di prodotti alimentari derivati dalla canapa. Nei supermercati non è difficile imbattersi in alimenti che contengono ad esempio farina o semi di canapa. Ce ne sono di tutti i tipi, dalla pasta a vari tipi di dessert, fino anche ai biscotti. Del resto proprio poco tempo fa il Ministero della Salute si è espresso in materia con la promulgazione di un decreto legge che fissa i limiti entro i quali contenere le quantità di tetraidrocannabinolo (Thc) negli alimenti che derivano da questa pianta. Stando a quanto affermato dalla normativa ora vigente, è vietato superare la misura dei 2 milligrammi di Thc per chilo. Con l’eccezione per l’olio che sale a 5 mg. Da sempre però la canapa viene accostata all’utilizzo illegale per la produzione di stupefacenti.
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Canapa legale, l’olio e la farina derivati sono molto apprezzati
Anche se è bene ricordare che dovunque nel mondo – ed anche in Italia – la si coltivava per produrre fibre tessili già da alcuni secoli. Attualmente la stessa è impiegata anche in altri ambiti come quello della bioedilizia e della cosmetica. A noi interessa però quello alimentare, ed è bene dire che i derivati quali farina ed olio contengono soltanto esigue quantità di Thc, del tutto irrilevanti. Alcuni marchi anche importanti hanno cominciato ad esplorare questo settore per produrre alimenti specifici, trovando riscontri positivi. A tale fine, sembrano addirittura restrittivi i limiti imposti dal recente ddl.
Alti contenuti nutritivi al loro interno
Tali prodotti contengono acidi grassi polinsaturi essenziali, omega 3 e 6. In soldoni si tratta di sostanze molto utili al corpo umano. E non mancano anche vitamina E e quelle del gruppo B, altrettanto importanti. In quanto a gusto, l’olio di canapa ha un retrogusto che risulta molto simile a quello delle nocciole. Se ne consiglia l’utilizzo a crudo, fermo restando che alcuni sono soliti assumerlo anche come integratore, prendendone un cucchiaino al giorno. Unico problema: il prezzo. Un olio buono di questo tipo costa in media sui 18-20 euro, specialmente se biologico.
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