Antonino Cannavacciuolo torna a lasciare i suoi fan senza parole, questa volta lo fa attraverso un nuovo record e un premio che gli è stato assegnato… oltre alle Stelle Michelin arriva per lo chef un nuovo fiore all’occhiello che risplende come non mai.
C’è qualcosa di affascinante e misterioso nelle serate in cui l’eccellenza prende voce. Luci soffuse, palchi illuminati, un pubblico che trattiene il fiato. È successo di nuovo, stavolta a Milano, dove la quarantaseiesima edizione delle Guide de L’Espresso ha messo in scena una vera rivoluzione.

Un evento che ha richiamato su di sé l’attenzione dei media e anche degli appassionati di cucina, il quale rappresenta anche un importante banco di prova per gli chef italiani e non solo. Una grande emozione che proprio il giudice di MasterChef ha potuto vivere di recente in prima persona, così come raccontato anche dalla stampa nazionale.
Antonino Cannavacciuolo ha primeggiato in modo indiscusso, qui dove ha ricevuto per la prima volta i 5 cappelli, il massimo riconoscimento assegnato dalla guida. E insieme a lui, a rendere il tutto ancora più straordinario, anche la chef Jessica Rosval ha ottenuto il prestigioso traguardo con il suo ristorante Al Gatto Verde.
Cannavacciuolo da record: la rivoluzione in cucina tra arte, storia e magia
Ricevere i 5 cappelli non è semplicemente una medaglia al valore: è il simbolo di una cucina che riesce a lasciare il segno, che racconta storie, che diventa emozione pura. Villa Crespi, la casa gastronomica di Cannavacciuolo, entra così ufficialmente nell’olimpo dei migliori ristoranti d’Italia secondo Le Guide de L’Espresso. Un traguardo che lo stesso chef ha così commentato attraverso un posto condiviso sui suoi canali socia: “Dietro a ogni successo ci sono anni di fatica, sacrifici, errori e notti passate a crederci quando era difficile farlo.
E anche quella dedizione assoluta – quasi un’ossessione – per la perfezione, per il dettaglio, per ogni gesto che diventa emozione nel piatto“.
È un riconoscimento che corona anni di lavoro, passione, dedizione, ma anche capacità di innovare senza tradire la propria identità e che non ha condiviso da solo. Accanto a lui, infatti, il successo di Jessica Rosval è forse ancora più emblematico: giovane, donna, determinata, ha portato avanti una visione personale di cucina che oggi viene premiata non solo per la tecnica, diventando un vero punto di ispirazione e rifomento per le donne che operano nel settore della ristorazione mostrando talento, finalmente, non ha più un volto unico.
Cannavacciuolo diventa futuro della ristorazione?
In tutto, sono stati 21 i ristoranti premiati con i 5 cappelli, ma quello che più colpisce è il nuovo spirito con cui questi riconoscimenti vengono assegnati. L’obiettivo non è solo premiare la tecnica, ma valorizzare storie, territori, emozioni. Chi entra in questa classifica oggi, entra in un racconto collettivo fatto di cultura, sostenibilità e passione e questo vale anche per Antonino Cannavacciuolo.
Visualizza questo post su Instagram
Come ha dichiarato la redazione delle Guide de L’Espresso, quest’anno sono stati percorsi oltre 60.000 chilometri per visitare i ristoranti, degustati più di 1.500 vini e testati 1.200 locali. Un lavoro mastodontico che si traduce in una mappa preziosa per chi cerca il meglio della cucina italiana.






