Le ricerche recenti e non sui cibi processati terminano tutti con lo stesso risultato. Questi prodotti si caratterizzano per un aspetto grave.

I cibi processati sono gli alimenti trattati e confezionati, e che si distinguono dai lunghi tempi di conservazione. La loro lavorazione è prettamente industriale ed è frutto dei processi volti a far trarre profitto alle multinazionali di riferimento.

Cibo industriale
Fabbrica di cibo in scatola (Adobe Stock)

Spesso si punta sulla quantità e non sulla qualità, quando si tratta di piazzare sul mercato questo tipo di cibo.

Che riporta standard realizzativi del tutto opposti a quelli consigliati in materia di freschezza, naturalezza e di breve scadenza. Sono questi i presupposti principali da dover tenere come riferimento.

Presupposti cui i cibi processati non si avvicinano minimamente. Un consumo anche nel medio periodo e con cadenza continua di questo cibo non fa altro che arrecare danni alla nostra salute.

Purtroppo le dinamiche della vita moderna spesso ci indirizzano verso di essi. Questo perché il cibo confezionato è spesse volte già pronto, si cucina nel giro di qualche minuto e poi lo si può reperire con una bassa spesa.

Cibi processati, tante ricerche confermano: “Fanno male”

Gli esempi più tipici sono rappresentati da pizze ed altri alimenti surgelati, wurstel, hamburger, crocchette ed altri cibi impanati, patatine, biscotti e dolci confezionati a lunga scadenza, bibite dolci o gassate e snack vari. Tutta roba che non ha praticamente nulla di naturale e di salutare.

E che presenta esclusivamente conservanti, zuccheri e grassi. È roba altamente calorica, con un elevato indice di glicemia e senza valori nutrizionali.

C’è una ricerca pubblicata sulla rivista specializzata di settore ‘Public Health Nutrition’ che ha messo in evidenza il consumo frequente di cibi processati con il rapporto di obesità stimato in 19 Paesi in Europa.

Il loro consumo prolungato porta all’insorgere di malattie

Ne emerge una interferenza importante sul senso di sazietà che porta di conseguenza a mangiare in gran quantità prodotti dannosi come quelli sopracitati.

Questo fa si che il corpo umano si riempia di grassi, zuccheri ed altre sostanze nocive in grosse dosi. Con anche una elevata assunzione di calorie e quindi di peso.

Poi da qui al manifestarsi di patologie anche gravi il passo è breve, fra diabete – anche in età infantile – problematiche di natura cardiocircolatoria ed anche cancro.

In quest’ultimo caso è un altro studio a riportare come il cibo processato assunto in quantità eccessive possa esporre individui di una media di circa 43 anni ad un maggior rischio di contrarre tumori di varia natura.

Altri alimenti contestati sono i formaggini e le sottilette, preconfezionate e simili ai formaggi artigianali solo nell’aspetto.

In essi ci sono soltanto sostanze nocive

Lavoro in fabbrica alimentare
Operai in fabbrica di alimenti (Pixabay)

Per il resto sono solo un misto di grassi del latte, proteine del siero e tanti, tantissimi coloranti ed emulsionanti, oltre che di sodio. Molti additivi vengono aggiunti a questi e ad altri tipi di alimenti per conferire essi un aspetto bello ed ineccepibile.

A volte si tratta dei pericolosi fosfati e polifosfati. Passando alle carni, mettendo a paragone quella rossa con gli insaccati, la prima si lascia preferire. E di gran lunga, dal momento che non contiene conservanti a differenza dei salumi.

Molti di quest’ultimi hanno nitrati e nitriti, oltre ad altri additivi chimici introdotti per dare una colorazione ed un aspetto che possa suggerire freschezza. O anche solo per accentuare il gusto, in maniera del tutto non naturale.

Nel pieno rispetto delle regole, questi alimenti dovrebbero essere presenti in etichetta. Meglio rimpiazzare questi insaccati con prodotti DOP come i prosciutti, che la legge preserva.

La cosa migliore da fare? Ridurli o eliminarli

Infatti in essi è vietato introdurre additivi. E che siano davvero DOP, altrimenti meglio non mangiarne. E poi ancora, immancabili, ci sono gli hamburger industriali e quelli propinati nei fast food.

Sono pieni di sostanze del tutto obsolete ai fini di una corretta nutrizione. Sale, amido di mais, aromi, nitriti, e solamente una esigua percentuale di carne. Ovviamente però a molti piacciono questi cibi.

Il consiglio allora è quello di ridurne drasticamente il consumo, se siete abituati a mangiarne con regolarità. Bisogna dare la priorità al cibo salutare e naturale, e solo ogni tanto concedersi uno strappo alla regola.

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