Nel film “Una poltrona per due” il raccolto delle arance fa la differenza in positivo. Nella realtà invece proprio no, purtroppo. Ed è un guaio.
“Una poltrona per due”, come ogni fine anno, tornerà di sicuro anche questa vigilia di Natale in televisione. Ed ormai dal 1997 avviene questo, con la sola eccezione rappresentata dalla mancata messa in onda nel 2005. Per il resto questo film del 1983 rappresenta un grande classico di Natale. La pellicola interpretata da Eddie Murphy e Dan Aykroyd ha, tra i suoi momenti chiavi, il finale.
Finale che non molti hanno compreso di primo acchito e che non molti ricordano. Si parla del raccolto delle arance e del succo di arancia che si potrà ricavare da esso, con un caso di speculazione e di insider trading che alla fine frutta ai due protagonisti fior di milioni. A quei tempi l’insider trading non rappresentava un reato, mentre oggigiorno è una delle mosse finanziarie più vietate che ci siano. Ebbene, noi ci concentreremo proprio sul succo di arancia e su quanto di brutto sta capitando.
Ci sono stati tanti rincari da inizio 2022 ad oggi. Pensiamo a benzina e diesel e, in ambito alimentare, a farina, pasta, latte, olio ed a tutti i prodotti che fanno uso di questi ingredienti e che pure sono aumentati di conseguenza. Cereali, snack dolci e salati, biscotti per la colazione e simili sono tutti saliti di prezzo. E purtroppo anche il succo di arancia vede ora lievitare i costi verso l’alto.
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La produzione ed i raccolti delle arance sono ai minimi, proprio come in “Una poltrona per due” i due anziani e spietati fratelli Duke pensano che accada. Ma gli effetti nella vita reale sono ben diversi.
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Ad oggi ci troviamo a 3,83 dollari a libbra (poco più di 400 grammi, n.d.r.) dopo un massimo storico raggiunto a 4,17 dollari. Il fatto è che ci sono dei cali di produzione importanti negli Stati Uniti, in Brasile e Messico. E sotto accusa c’è il solito cambiamento climatico, che ha causato siccità e grandinate fuori stagione alternando situazioni estreme. Da almeno due anni le colture delle arance stanno subendo flagellazioni dovute al caldo estremo come anche a piogge e gelate eccezionali. Questo da modo alle malattie delle piante di proliferare e fa si che ci siano meno arance da raccogliere. Con la conseguenza che il prezzo sale. Ed a rimetterci siamo noi consumatori, che paghiamo di più.
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