Come congelare il pesce
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Congelare il pesce dopo averlo acquistato è un metodo di conservazione molto comune. E’ importante acquistare il pesce fresco di qualità. Ecco i consigli.

Congelare il pesce è una pratica comune di molte casalinghe, ma si sa che il pesce è un alimento estremamente delicato, quindi bisogna porre molta attenzione già dall’acquisto. Il processo di deperimento del pesce è causato soprattutto da enzimi e batteri che sono presenti nella carne del pesce, che può essere contrastato dal freddo. Per questo motivo è importante seguire dei consigli su come conservare e congelare il pesce dopo l’acquisto.

 

Saper riconoscere il pesce fresco

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È importante anzitutto acquistare il pesce di buona qualità per garantire un prodotto scongelato buono. Quando il pesce viene pescato viene sottoposto ad un trattamento detto “ghiacciatura”, il pesce viene messo all’interno di vasche ricoperte di ghiaccio tritato. Ci sono casi in cui il pesce invece viene eviscerato, lavato con l’acqua del mare e conservato a -2°C per congelare le parti superficiali.

Quando andiamo in pescheria, il pesce lo troviamo nei contenitori di polistirolo, forati e rivestiti di ghiaccio, ma dopo l’acquisto deve essere consumato perchè il deperimento è molto veloce.

Se non lo consumate subito conservatelo a basse temperature, ma sempre per un tempo minimo.

Come si fa a riconoscere se il pesce è fresco quando si acquista? Se il pesce è fresco o no, è possibile capirlo da alcune parti del corpo, ecco quali:

  • occhio
  • branchie
  • pelle
  • squame
  • peritoneo
  • colonna vertebrale
  • carne

Ecco i consigli da seguire per riconoscere se un pesce è fresco:

  • Occhio: deve essere convesso, la cornea trasparente e la pupilla nera e brillante.
  • Branchie: il colore deve essere rosso vivace e senza presenza di muco, devono ancora essere umide e inoltre devono emanare un odore di alga marina.
  • Pelle: non devono esserci decolorazioni, il muco cutaneo presente sulla superficie deve essere acquoso e trasparente.
  • Squame: devono essere ben aderenti alla pelle.
  • Peritoneo: è la membrana che riveste la cavità addominale, nel pesce fresco, deve aderire alla carne.
  • Colonna vertebrale: si deve spezzare invece di staccarsi e inoltre lungo la colonna, non deve essere presente alcuna colorazione.

Quando acquistate il pesce se non è fresco, ci sono dei segnali visivi e olfattivi che vi permettono di capirlo immediatamente, ecco quali.

  • Occhio: risulta incavo al centro, la cornea è più lattiginosa e inoltre la pupilla è di colore grigia.
  • Branchie: il colore è giallo con presenza di muco lattiginoso, quindi ben visibile, mentre se avvicinate il naso e odorate le branchie e la cavità addominale ha un odore acre.
  • Pelle: si presenta spenta e il muco è grigio-giallognolo e opaco.
  • Squame: si staccano con facilità dalla pelle.
  • Carne: al tatto risulta molto morbida e flaccida.
  • Peritoneo: si presenta distaccata dalla cavità addominale.
  • Colonna vertebrale: si stacca facilmente, inoltre intorno il colore è sempre più rosso.

A questo punto, dopo aver capito come distinguere un pesce fresco da quello deperito, si passa alla conservazione.

Come congelare il pesce

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Dopo aver acquistato il pesce e portato a casa, bisogna eseguire alcune accortezze per conservarlo in modo da garantire il rispetto delle norme igieniche. Se non deve essere consumato subito si consiglia di congelarlo.

Ecco tutti gli step da seguire:

  1. Pulire il pesce: necessita di essere eviscerato.
  2. Lavare il pesce: è necessario farlo sotto acqua corrente e si deve lasciarlo sgocciolare per bene. Mettere in un colapasta e asciugare con carta assorbente da cucina.

A questo punto dovete scegliere se cucinarlo o conservarlo, nel primo caso dovete mangiarlo entro e non oltre 24 ore. Mettetelo in frigo in un contenitore chiuso ermeticamente, o in un piatto coperto con pellicola per alimenti, in modo da evitare la disidratazione.

Se non si consuma subito, procedete con:

  • congelazione: è una fase molto lenta, si abbassa la temperatura dell’alimento a -20°C, in questo caso le molecole d’acqua si aggregano formando macrocristalli di ghiaccio.
  • surgelazione: è molto rapida, infatti i macrocristalli di ghiaccio non si riescono a formare, ma solo microcristalli. In questo modo si riporterà il pesce a temperatura ambiente, riducendo al minimo la rottura cellulare, con conseguente fuoriuscita dei liquidi organici.

Il pesce può essere congelato in un sacchetto alimentare adatto alla congelazione, che deve essere ben chiuso, eliminate tutta l’aria possibile. Poi è consigliabile scrivere sulla confezione la data di congelamento.

Congelate il pesce già porzionato, in modo da scongelare solo le quantità da cucinare, così si evitano gli sprechi.

 

Quanto tempo si può conservare nel freezer?

Il pesce si può conservare per diverso tempo, innanzitutto dipende dal contenuto in grassi, vediamo come:

  • Pesce grasso: si intende sgombro, tonno, salmone si deve consumare entro e non oltre tre mesi.
  • Pesce magro: come merluzzo e sogliola, si conserva per oltre sei mesi.
  • Polpi seppie e calamari: si possono conservare in freezer per un massimo di tre-quattro mesi.

Il resto dei pesci non più di tre mesi.

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Quando decidiamo di utilizzarli dopo averli congelati, come possiamo procedere? Segui tutti i passaggi consigliati, per garantire un prodotto di qualità dopo la cottura.

  • Scongela il pesce: lo sistemate in frigo a una temperatura di 8-10 °C, in modo che si scongela gradualmente. Non lasciatelo mai scongelare sul ripiano della cucina, in quanto le porzioni esterne iniziano a scongelarsi prima di quelle interne e quindi la parte interna potrebbe deperirsi prima che siano completamente decongelate.
  • Controllare il pesce scongelato: il colore,l’odore e la consistenza del pesce scongelato deve essere uguale a quello fresco. Se invece il colore è diverso e la carne risulta macchiata o chiazzata e non solo, quando si annusa il pesce si sente un odore di decomposizione, il pesce non è più commestibile.

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