Sai come pulire, cuocere e conservare il cavolfiore? Tutto quello che nessuno ti ha mai detto.
Uno degli ortaggi più usati in cucina in autunno e inverno è il cavolfiore, è versatile, ma ben noto a tutti è che si deteriora, si ingiallisce e sviluppa cattivi odori se conservato nel modo sbagliato.

Per questo motivo noi di Ricettasprint.it siamo qui per suggerirti alcuni semplici consigli e potrai non solo cuocere, ma anche conservare il cavolfiore alla perfezione. Visto che non solo è molto versatile e nutriente, ma spesso si commettono errori che possono rovinarlo. Vediamo insieme come cuocere, conservare il cavolfiore.
Cavolfiore, dall’acquisto alla cottura
Non basta conservare e cuocere per bene il cavolfiore, ma è molto importante anche scegliere il cavolfiore giusto. Si tratta di un ortaggio tipicamente invernale che possiamo comprare da ottobre fino alla fine del mese di maggio, quindi possiamo dire disponibile quasi tutto l’anno.

Trattandosi di un ortaggio che contiene circa il 90% di acqua tende a deteriorarsi facilmente, quindi vediamo come scegliere un cavolfiore di qualità. Al momento dell’acquisto dobbiamo scegliere cavolfiori che non presentano macchie e con il fiore che al tatto deve risultare compatto e di colore uniforme, inoltre le cime devono essere perfettamente chiuse. In caso contrario desistere.
Prima di cuocere è necessario pulirlo per bene, eliminiamo le foglie esterne e dividiamo in cimette e laviamo per bene sotto acqua corrente così da eliminare eventuali i residui di terra e le impurità.
Come si può cucinare? Sarebbe preferibile bollirlo in una pentola con acqua con acqua bollente e salata, oppure cuocerlo al vapore, se si deve cuocere al forno metterlo direttamente in teglia con carta forno e irrorare olio. Prima di spegnere inserire i rebbi di una forchetta al centro del cavolfiore, se esce facilmente allora vorrà dire che il cavolfiore è cotto.
Una volta cotto il cavolfiore al vapore o in pentola possiamo aggiungere la pasta, condire con olio, succo di limone e sale e lo serviamo come contorno.
Se vogliamo riutilizzare l’acqua di cottura del cavolfiore, ad esempio per cuocere la pasta al suo interno, scoliamo le cimette con la schiumarola. A questo punto possiamo ripassare il cavolfiore in padella, farlo gratinato al forno, friggerlo in pastella oppure farlo raffreddare e metterlo nei sacchetti per alimenti per conservarlo in freezer. A voi la scelta!
Come si può conservare?
Il cavolfiore va conservato nel cassetto delle verdure in frigo se è ancora crudo, avvolgendolo in un sacchetto di carta, può durare anche 5 giorni. Una volta cotto invece metterlo in un contenitore per alimenti per massimo due giorni.






