Csaba Dalla Zorza sapiente custode - RicettaSprint
Csaba Dalla Zorza sapiente custode – RicettaSprint

La passione per il cibo e la cucina per Csaba Dalla Zorza sono un qualcosa di ramificato nel cuore, nati quando era ancora una bambina, grazie anche al tempo trascorso insieme ai nonni e il ricordo dei cibi gustati nel cuore della Toscana dove questi vivevano.

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Ancora una volta Csaba Dalla Zorza ha condiviso con i propri fan un qualcosa di molto caro per lei e che riguarda proprio la sua infanzia, anni importanti segnati da profumi e cibi dei quali ricorda perfettamente il sapore nonostante il tempo trascorso.

Qui, infatti, è possibile leggere: “Il cibo è un sapiente custode della memoria. Ci sono sapori, ricette, piatti o semplicemente sensazioni del palato che sono in grado di scaraventarci d’un tratto altrove, nel tempo. Le more, per me, hanno questo potere”. Csaba Dalla Zorza ha poi continuato così il suo salto nel passato: “Quando le more nere, grandi e succose, affollano i rovi sotto il caldo cielo estivo, ovunque io sia, qualsiasi cosa io stia facendo, torno a quando avevo meno di dieci anni”.

Csaba Dalla Zorza sapiente custode - RicettaSprint
Csaba Dalla Zorza sapiente custode – RicettaSprint00

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Csaba Dalla Zorza “sapiente custode” | Il bellissimo racconto sul web

Il post condiviso da Csaba Dalla Zorza, in seguito, si concentra sul ricordo delle estati trascorse in Toscana dai nonni materni, giorni indimenticabili che sono spesso oggetto di alcuni post scritti dalla conduttrice di Cortesie degli ospiti e condivisi sui social.

Csaba Dalla Zorza, infatti, nel suo nuovo post si è lasciata andare al ricordo del buon cibo degustato in toscana, come appunto il pane e pomodoro ‘strusciato sopra’ per colazione, le conserve e le more che venivano raccolte in campagna all’aria aperta. La conduttrice e scrittrice, infatti, ha poi concluso così il suo racconto: “Mi faceva salire sul tetto della sua 128 e prendevo quelle più in alto. Ci faceva la marmellata: densa, nerissima, buona. E poi le crostate, come questa. Che esce dal mio libro “Around Florence” per ricordarmi da dove vengo. E quali sono le mie radici. Grazie nonno Sandro. Mi manchi ancora ogni giorno, dal giorno in cui sei andato via”.

 

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