Depressione e cibo
Depressione e cibo

La depressione è uno dei mali del nostro secolo: ansia, stress e sovraccarichi emotivi dovuti alla precarietà della salute o della condizione lavorativa certamente influiscono negativamente sulla serenità di tutti. La rivista americana Molecular Psychiatry ha di recente pubblicato uno studio secondo il quale seguire la dieta mediterranea avrebbe l’effetto di proteggere dalla depressione. Qual’è il reale fondamento di questo assunto?

Depressione e cibo: quale dieta può aiutare?

Oggi è quella mediterranea, domani è quella chetogenica, vegetariana o addirittura fruttariana: sono diverse le pubblicazioni che suggeriscono rimedi alimentari per la cura di problemi come la depressione stessa, ma anche l’autismo o la dislessia. Chiaramente non tutte possono considerarsi veritiere o scientificamente provate. Fatto sta che molti, tra cui anche star di fama mondiale del mondo dello spettacolo, hanno scelto di seguire piani nutrizionali mirati ad evitare l’insorgere di queste patologie.

La risposta degli esperti

Che un’alimentazione sana ed equilibrata faccia bene al nostro organismo è un dato di fatto. Così come molti alimenti contengono nutrienti che intervengono sulla salute. Sia del sistema neurologico che sul benessere psicofisico dell’organismo in generale.

“Chi soffre di gravi patologie mentali come schizofrenia, disturbo bipolare e disturbi della personalità, ha una speranza di vita fino a 15-20 anni inferiore rispetto alla media” spiega Andy Bell, del Centre for Mental Health a Londra. “Le persone depresse cucinano o mangiano molto più raramente” conclude Bell.

Mangiare sano fa bene al corpo e alla mente: la British Dietary Association consiglia di fare sempre colazione e di osservare un’alimentazione ricca di farine integrali, frutta, verdura e proteine. Nonostante questo, bisogna sottolineare che non esistono alimenti che possono curare definitivamente da mali fisici e mentali: il benessere richiede un cambiamento di stile di vita.