La dieta del microbiota sano aiuta l’organismo a rigenerarsi, in particolar modo curando la salute dell’intestino e perdendo quei fastidiosi chiletti in più in modo genuino.

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Per illustrare nel dettaglio come funziona questo stile alimentare, è necessario in primo luogo spiegare che cos’è il microbiota. Questo termine che sembra tanto sconosciuto è semplicemente inusuale, dal momento che è principalmente utilizzato in campo medico e scientifico. Il microbiota infatti altro non è se non il complesso della flora batterica che popola il nostro intestino, influenzando la sua corretta funzionalità e non solo. Si dice che questo organo sia una sorta di secondo cervello, per il modo in cui può generare un impatto sul nostro umore, così come sul benessere di altri sistemi del nostro corpo. Ed è vero anche che il meccanismo è reciproco: quante volte ci siamo sentiti dire che il nostro mal di pancia è conseguenza dello stress? Insomma c’è poco da fare: mensa sana in corpore sano, ma anche abbondantemente viceversa.

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Dieta del microbiota sano | Cura l’intestino e aiuta a perdere peso

Il professor Pierluigi Rossi, specialista in scienze della alimentazione e medicina preventiva ad Arezzo, definisce così nel suo libro il microbiota: “E’ un vero e proprio organo metabolicamente attivo, vivente, presente all’interno dell’apparato gastroenterico”. Illustrandone le caratteristiche ed anche in che modo una corretta alimentazione può aiutare a ripristinare la salute dello stesso ed anche far perdere peso in eccesso. I batteri che I batteri che compongono il microbiota infatti possono avere un ruolo attivo nella comparsa di molte malattie gastrointestinali come la sindrome del colon irritabile, patologie infiammatorie croniche ed il cancro del colon, ma anche del cervello. Ad essi spesso sono collegati problemi quali il decadimento cognitivo cerebrale oltre ad agire sul nostro tono dell’umore. Infine come accennato, possono contribuire all’insorgenza dell’obesità, della eccessiva magrezza ed anche far ridurre la nostra massa magra muscolare e ossea.

Nel libro ‘L’intestino: il sesto senso del nostro corpo’ il Professor Rossi quindi illustra come modificare la propria alimentazione per evitare di incorrere in problemi di salute simili ed anche curare determinate patologie. La composizione del microbiota intestinale cambia con il passare degli anni, in funzione di variabili quali l’età, l’alimentazione e lo stile di vita. Bisogno dunque nutrire il nostro microbiota con probiotici e prebiotici assumendo gli alimenti vegetali adatti. “I probiotici sono microrganismi non patogeni che, se ingeriti lontano dai pasti, possono esercitare un’azione positiva e favorevole al recupero di un ecosistema batterico intestinale alterato” spiega lo specialista. Continuando: “I prebiotici, invece, sono carboidrati di origine vegetale indigeribili da parte dei nostri enzimi enterici e pancreatici, e rappresentano nutrienti essenziali per il microbiota”. Cosa mangiare dunque?

Cosa mangiare nella dieta del microbiota sano

Le regole sono poche e semplici: in primo luogo bisogna ridurre ad una quantità complessiva pari ad un chilo l’assunzione degli alimenti solidi nel corso della giornata. Aumentando dall’altro lato il consumo di liquidi come minestre, tisane e centrifugati. Come in una dieta classica, i pasti restano cinque partendo da una colazione con una bevanda calda a base di orzo, ricco di inulina oppure di tè verde.

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Per quanto riguarda lo spuntino di metà mattina o la merenda pomeridiana il dottore consiglia il kefir per il suo apporto probiotico e frutta fresca di stagione da assumere in versione frullato o a pezzi.

Lo schema di pranzo e cena è uguale: bisogna dunque iniziare il pasto con una porzione di verdura cruda. Proseguire con un piatto proteico o a base di carboidrati, accompagnato da una porzione di verdura cotta. Se si sceglie un piatto proteico, è possibile abbinare un pò di pane integrale di segale. I condimenti consentiti sono l’olio extra vergine d’oliva nella misura di tre cucchiaini di olio a pasto, piante aromatiche e spezie. Ovviamente immancabile è l’apporto di acqua per idratare adeguatamente l’organismo e favorire l’espulsione dei liquidi. I classici due litri al giorno, distribuiti nell’arco della giornata sono essenziali per perdere peso in modo corretto.

Avvertenze generali e consigli

Quando si vuole perdere peso, innanzitutto bisogna avere una buona motivazione personale. In secondo luogo è sempre bene rivolgersi ad uno specialista, con cui potrete elaborare un piano nutrizionale adeguato alle vostre esigenze. Ciò vale soprattutto per coloro che soffrono di particolari patologie oppure le donne in stato interessante. Stesso discorso vale come anticipato, per effettuare allenamenti abbinati alla dieta: si rende necessario sempre un approccio condiviso e guidato con un esperto.
Non apportate alcuna modifica alla vostra abituale alimentazione, se non concordata con il vostro medico di fiducia: valutate sempre il rapporto tra rischi e benefici prima di iniziare una dieta!

Nessun percorso di dimagrimento può apportare benefici se non preceduto da un parere esperto. Potreste diversamente non ottenere alcun risultato oppure non raggiungere il vostro obiettivo per il solo fatto che un determinato stile alimentare generalizzato non fa al caso vostro. In alcuni casi potreste anche incorrere in gravi rischi alla salute, quindi va bene voler dimagrire, ma fatelo con tutte le precauzioni richieste. Soltanto così riuscirete a raggiungere e soprattutto mantenere il vostro benessere personale.

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