I Frutti rossi dolcissimi sono molto belli da vedere e ancora più gustosi da assaporare. ma non fatevi ingannare dal loro aspetto! Essi infatti non sono né ciliegie né amarene né delle marasche. E allora, cosa sono? Continuate a leggere e lo scoprirete.
I Frutti rossi dolcissimi sono usati come ingrediente segreto in molte preparazioni dolciarie perché donano loro un gusto fantastico. Piacciono tantissimo sia a grandi che piccini. Questo ingrediente è stato presentato dal social chef Lorenzo Biagiarelli ai telespettatori della famosa trasmissione televisiva di cucina “È sempre Mezzogiorno” andata in onda su Rai Uno lo scorso 11 gennaio 2022 mentre la chef Natalia Cattelani stava realizzando la sua ricetta “Crostata all’olio“.
Sono dei frutti molto belli che a prima vista possono essere scambiati per ciliegie o amarene,. ma essi sono profondamente diversi perché hanno un sapore indimenticabile che è una vera coccola golosa per il palato. Assaggiateli e verificate!
Oggi vi presentiamo un frutto fantastico per farcire le vostre preparazioni dolciarie. Stiamo parlando dei Frutti rossi dolcissimi che hanno solo l’aspetto simile alle ciliegie, ai maraschi e alle amarene. Il loro, sapore, infatti è molto più dolce. Occorre dare uno sguardo più attento a questi frutti per distinguerli dagli altri.
Di quale ingrediente segreto e poco conosciuto stiamo parlando? Esatto. Proprio di loro: delle visciole. Occorre un occhio più esperto per distinguere questi frutti rossi dolcissimi dai maraschi e dalle amarene. Tutti e tre, infatti, sono il frutto del ciliegio acido ma solo le visciole sono caratterizzate da un colore rosso intenso e dal sapore leggermente acido ma molto più dolce. Le marasche invece sono frutti color rosso scuro con sapore acidognolo e amaro, le amarene hanno un colore rosso chiaro e sono caratterizzate da un sapore leggermente amaro e sempre acidulo.
Le ciliegie sono un frutto più pregiato e non hanno certo bisogno di presentazioni visto che noi tutti le conosciamo: esse sono talmente gustose che si mangiano così come sono appena sono mature.
Origini: albero di ciliegio acido
“L’albero delle visciole e delle amarene è il Prunus Cerasus -spiega il social chef Biagiarelli- ma si divide in tre specialità principalmente che fanno tre frutti differenti: le amarene, le marasche e le visciole. Le amarene e le marasche condividono una grande asperità, diciamo, sono molto amare. Con la marasca si fa il Maraschino, con l’amarena è un amaro che può essere buono anche consumato crudo”.
Quello della visciola, invece, “è un’asprezza-precisa il social chef Biagiarelli- un pò acida che però dall’altra parte è anche molto dolce e quindi è un frutto secondo me incredibile perché ha un bilanciamento che magari è anche diverso dalla ciliegia che invece tende ad essere solo dolce. Si presta a un sacco di preparazioni. A Roma ha fondato sostanzialmente la cultura dolciaria koscher del ghetto con la famosa crostata di ricotta e visciole e contraddistingue un pò come tutti i regni pontifici, per esempio, anche le Marche dove c’è il vino di visciole”. La Visciola di Cantiano (che si trova alla falda del monte Catria) è riconosciuto come un prodotto agroalimentare tradizionale della regione Marche.
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