Tempo di funghi
Tempo di funghi

Estate piovosa? Niente mare, si va per funghi. Gli esperti del settore gongolano: grazie al clima umido creato dalle recenti piogge estive, i boschi pulluleranno a breve di ogni specie fungina. Ci aspetta quindi un autunno pieno di fumanti e profumati risotti, che ci consoleranno ampiamente del maltempo improvviso che ha spezzato i sogni vacanzieri settembrini.

I meteorologi, con le loro previsioni, hanno dato speranze agli amanti di questa attività che si sono per loro fortuna puntualmente realizzate. Temperature adeguatamente basse, precipitazioni frequenti di carattere non torrenziale, tasso di umidità in percentuale perfetta. Tutti presupposti per una stagione fungina coi fiocchi: preparate i cestini, si va a caccia!

La normativa italiana sulla raccolta dei funghi

Attenzione però, perchè andar per funghi non è così semplice: in Italia vige una severa normativa che regola tutte le fasi della raccolta, fino alla conservazione dei frutti per tutelare l’ambiente e la flora boschiva. La documentazione relativa alla commercializzazione di funghi è alquanto complessa: avendo gli enti territoriali la facoltà di emanare proprie modificazioni, le condizioni possono variare anche di molto da regione a regione. Ci sono delle limitazioni circa la quantità di funghi che si possono raccogliere, sull’utilizzo di strumenti e le modalità per il prelievo, senza contare la previsione di autorizzazioni per la ricerca.

Come imparare a distinguere i funghi?

Alcune regioni, subordinano il beneficio della raccolta dei funghi all’acquisizione di una sorta di patente. Ciò premette la frequentazione di corsi presso le aziende sanitarie di appartenenza, che insegnano a distinguere le specie velenose e quelle commestibili ed il metodo adatto per la raccolta. In alcuni casi, viene regolamentata anche la periodicità e gli orari in cui è possibile la ricerca: le comunità montane spesso sono estremamente rigorose nel gestire queste situazioni. Ciò implica anche l’erogazione di sanzioni molto severe per chi non rispetta minuziosamente quanto previsto dalla legge.

I centri di consulenza micologica gratuiti

Lo scopo è innanzitutto quello di prevenire intossicazioni causate dall’erroneo riconoscimento delle specie fungine, ma anche quello di salvaguardare l’ecosistema in modo da preservarne l’equilibrio e la biodiversità. Alcune aziende sanitarie locali dispongono di centri in cui poter effettuare una consulenza micologica gratuita: se doveste avere anche il minimo dubbio sulla commestibilità dei funghi che avete raccolto, recatevi e fateli analizzare.

Dove è possibile prelevare i funghi?

In generale comunque la raccolta dei funghi epigei, ovvero quelli comuni che crescono nei boschi e nei prati, è consentita in quei luoghi non coltivati nei quali è permesso l’accesso e dove questa non sia riservata. Nei parchi nazionali e regionali e nelle altre aree protette la raccolta dei funghi può essere soggetta a norme diverse e subordinata al possesso di autorizzazioni rilasciate dai soggetti gestori, sulla base di specifici regolamenti.