Non è per niente un bello scenario quello attuale che riguarda il consumo di gelati ed il loro prezzo medio, con degli aumenti che fanno letteralmente paura.
Il gelato vede un aumento esponenziale dei consumi in estate, e non potrebbe essere altrimenti. Che sia un ghiacciolo, qualcosa allo stecco con cioccolato doppio, triplo, caramello o dai gusti più esotici oppure il classico cornetto confezionato, quello confezionato di tutte le forge riesce sempre a fare una grossa concorrenza al gelato artigianale. Peccato però per il prezzo.
Infatti la Federconsumatori fa sapere che l’acquisto di un gelato comporta un esborso enorme, che è arrivato ben oltre il 135% e che arriva anche a poca distanza dal 140%. Per una stima che prende come punto di riferimento il prezzo medio di questo prodotto risalente all’estate del 2002. Molti di noi erano giovani allora, persino giovanissimi. Eppure un buon gelato da allora non manca mai. Ma che prezzi!
Aumento del prezzo dei gelati, i motivi
L’aumento, come è ovvio che sia, c’è stato anche in riferimento all’anno scorso, con in questo caso un +9% fatto segnare in carniere sia per i gelati confezionati su stecco che in vaschetta. I loro rincari sono simili con rispettivamente un +24% ed un +23%. Ma spaventa la impennata di prezzi rispetto ad appena il 2021. Il segno registrato in questo caso è di un pesantissimo +42% in media.
Per i gelati artigianali invece c’è un raddoppio quasi rispetto al 2002, con un cono piccolo che allora costava 1,50 euro contro i 2,90 euro medi di oggi. Ed i gelati a stecco sono passati da 0,90 centesimi a 2,90 euro. Quali sono le cause che hanno determinato questo quadro assolutamente svilente per noi consumatori?
Si parla di costante carenza di materie prime, tra latte, cacao e zucchero in particolare. Poi non mancano il solito caro energia ed i rincari sui materiali necessari per il confezionamento.
Ed oggi le quantità sono inferiori
Spiegazioni che però le associazioni dei consumatori non ritengono sufficienti per giustificare delle impennate di prezzi simili a colpire le nostre tasche. Quindi è chiaro che c’è anche chi ci fa della speculazione sopra.
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Ed oltre al danno c’è la beffa. I gelati venti e passa anni fa erano più grani, così come le confezioni in generale. Oggi sono più piccole in moltissimi casi, e costano di più. Colpa dell’odiosissimo fenomeno noto come shrinkflation.
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E tutto questo porta anche ad una sorta di protesta da parte di molti, che scelgono di rivolgersi a prodotti però di qualità inferiore, sacrificando la qualità stessa per la quantità.
