I carciofi di Natale, per me sono quelli fritti che si mangiano con le mani. Falli come me e vedi che ti mangi.
I carciofi fritti appartengono a quella categoria di piatti che non hanno bisogno di essere spiegati troppo perché parlano direttamente al palato. Sono semplici sì, ma mai banali. Dietro ogni foglia croccante si nasconde una preparazione attenta, un rispetto quasi affettuoso per un ortaggio che chiede precisione e delicatezza.

C’è qualcosa di profondamente conviviale nei carciofi fritti. Si mangiano con le mani, si condividono al centro della tavola, spariscono in fretta lasciando solo piatti vuoti e sorrisi. Il profumo dell’olio caldo che li avvolge e un richiamo antico capace di trasformare una cucina qualunque in un luogo di festa.
Carciofi fritti
Questa versione punta su una frittura asciutta e fragrante, senza eccessi, dove il carciofo resta protagonista assoluto. Pochi elementi lavorati con calma per ottenere un risultato dorato, leggero e irresistibile.
Ingredienti
- carciofi romaneschi 800 g
- farina 00 120 g
- 2 uova intere
- sale fino 10 g
- limone
- olio di semi per frittura
I carciofi di Natale, per me sono quelli fritti che si mangiano con le mani. Procedimento
Un procedimento inizia pulendo accuratamente i carciofi, elimina le foglie esterne più dure, accorcia il gambo e rifila la punta. Tagliali a metà e rimuovi l’eventuale fieno centrale, poi dividili in spicchi regolari. Immergi li man mano in una ciotola con acqua fredda e succo di limone, così manterranno un colore vivo e una consistenza soda.
Sbatti le uova in una ciotola capiente con il sale fino lavorandole quel tanto che basta per renderle fluide e omogenee. Scola bene i carciofi, asciugateli con un panno pulito e infarinarli leggermente, eliminando l’eccesso. Passali poi nell’uovo, assicurandoti che ogni spicchio sia avvolto in modo uniforme. Scalda l’olio in una casseruola profonda fino a raggiungere una temperatura costante.
Come si fanno i carciofi fritti
Friggi pochi carciofi alla volta per evitare sbalzi di calore, girandoli delicatamente finché non risultano dorati e croccanti. Scolarli su carta assorbente e servili subito quando la superficie è fragrante e l’interno ancora tenero






