I ricordi dell’infanzia ci accompagnano per tutta la vita e ripensare al baccalà che preparava nonna è un bel viaggio nel passato
Ci sono profumi e sapori che ci riportano subito a casa, piatti che abbiamo sempre mangiato e che ora proviamo a fare nostri anche in cucina.
Il baccalà della nonna, quello ce lo ricordiamo bene: in guazzetto, alla mediterranea, saporito e delicato. E come lei, oggi lo uniamo anche noi.
Chiariamolo subito, questa è una ricetta che puoi preparare tutto l’anno. Però in estate hai i pomodorini freschi, le patate novelle, le erbe aromatiche alla loro massima potenza.
E poi l’ingrediente principale. Ovviamente il baccalà può essere surgelato, così non i sono problemi per conservarlo e pulirlo. Ma in questo caso ti consiglio quello fresco, Un bel pezzo già bagnato, pronto solo da porzionare e cuocere.
Ingredienti:
700 g di baccalà
Sbucciamo la cipolla, la laviamo e la tritiamo finemente con gli spicchi di aglio, pelato e privato del cuore. Tritiamo insieme il finocchietto selvatico e il timo, poi lo teniamo da parte.
Prendiamo i pezzi del baccalà, lo priviamo della pelle e delle lische. Lo sciacquiamo e lo tagliamo in tranci: se i sono bambini, cerchiamo di fare pezzi abbastanza piccoli, ma in caso contrario possiamo anche abbondare.
Appoggiamo i tranci di baccalà in una padella grande o un tegame basso con 3 cucchiai di olio, il trito di cipolla e aglio. Accendiamo a fiamma medio-alta e lasciamo rosolare tutto. Quando comincia a prendere colore sfumiamo con il vino bianco.
Sfumata la parte alcolica del vino aggiungiamo le patate pelate, lavate e tagliate e spicchi e lasciamo cuocere tutto insieme per 10 minuti. Poi mettiamo dentro anche la passata di pomodoro e i pomodorini lavati e tagliati a metà.
Il baccalà con i pomodorini deve cuocere ancora 15 minuti, con il coperchio e a fiamma moderata. Se vediamo che si sta asciugando troppo, aggiungiamo qualche cucchiaio di acqua rigorosamente calda.
Verso la fine insaporiamo con il trito aromatico e la paprica dolce. Il baccalà alla mediterranea è pronto. Lo serviamo caldo e con almeno due fette di pane tostate o bruscate, perché resistere alla tentazione di pucciare alla fine è impossibile.
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