Usare del ghiaccio contaminato è più facile di quanto pensi. Per evitare ogni problema puoi fare riferimento a delle semplici regole da attuare.
Ghiaccio contaminato, il rischio c’è. Lo confermano più studi condotti in proposito, che hanno messo in risalto come colonie di microrganismi dannosi possano incunearsi nel ghiaccio e finire con il causare dei veri e propri guai. Difatti l’ingestione di cibi e bevande con al loro interno può causare delle intossicazioni anche di massiccia entità. Situazioni che sono annunciate dalla comparsa di sintomi come nausea, vomito, diarrea e dolori addominali.

Ed il ghiaccio contaminato è uno degli scenari più frequenti nei quali tu ti possa imbattere. Come e perché può facilmente avvenire tutto ciò? La colpa è anzitutto di bassi livelli di igiene. In alcuni ristoranti, fast food, trattorie e locali vari non c’è l’adeguato livello igienico richiesto. Le superfici sono sporche, ci viene poggiato su di tutto – che a sua volta può non essere pulitissimo – e gli specifici macchinari per la produzione del ghiaccio non vengono sanificati come si deve.
Quali sono le cause della contaminazione del ghiaccio?
Più o meno le stesse cose però possono avvenire a casa, ad esempio con stampi per il ghiaccio non sufficientemente puliti. In Italia esiste un ente che è chiamato Istituto Nazionale per il Ghiaccio Alimentare INGA, che ha reso noto alcune norme di sicurezza su come evitare di avere a che fare con del ghiaccio contaminato.
Una ricerca compiuta nelle scorse settimane da questo istituto, e che riguarda la Regione Sicilia, ha portato all’emergere di una conclusione non molto positiva. Un locale su quattro, a prescindere da quale sia la sua tipologia, produce ghiaccio con macchinari appositi non rispettando però le norme vigenti. Già dalla produzione ci sono dei problemi che possono facilitare delle contaminazioni batteriche, poi la cosa permane anche in fase di conservazione e di manipolazione del ghiaccio.

l’INGA a suo tempo aveva già diffuso una serie di regole per garantire la sicurezza del ghiaccio nei locali pubblici, con anche la supervisione del Ministero della Salute. Per evitare di andare incontro a dei rischi, anche a casa, è sempre importante procedere con una pulizia periodica del congelatore.
Perché non fa bene mangiare il ghiaccio?
Occorre togliere il ghiaccio in eccesso sulle pareti, che può facilmente contaminarsi, staccarsi e finire su ciò che mangerai o berrai ivi contenuto. Ed occorre pulire e disinfettare cassetti e ripiani, dopo avere tolto tutto dal freezer mettendolo in sicurezza altrove e staccando l’elettrodomestico dalla corrente. Si consiglia anche una temperatura minima di -5° ma più il valore negativo cresce e meglio è, per evitare liquefazioni nelle quali i batteri ci sguazzano.
Le vaschette e gli stampi per il ghiaccio vanno puliti e disinfettati dopo ogni uso e devi lavarti le mani sia prima che dopo averli maneggiati. Per una maggiore sicurezza, li puoi richiudere anche in dei sacchetti per alimenti. Poi il ghiaccio che hai creato versando l’acqua negli appositi stampi andrà consumato al massimo entro un mese. Quando recuperi una vaschetta per usare del ghiaccio, se ne dovesse avanzare un po’, scartalo.
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E non toccare mai il ghiaccio con le mani, utilizza sempre delle pinze o delle altre stoviglie ben puliti. Per finire, se hai una tritaghiaccio, puliscila in maniera adeguata dopo ogni utilizzo. E per quando sei fuori, il modo migliore per evitare dei rischi legati a possibili contaminazioni batteriche consiste nell’evitare di utilizzarlo. Perciò chiedi che non ti venga messo nella ordinazione che hai scelto.