Quella dei disturbi alimentari è una vera e propria piaga che riguarda fin troppe persone. E per fortuna è stato posto rimedio ad un grosso errore.
I disturbi alimentari rappresentano una problematica molto diffusa, a volte anche dai risvolti drammatici. Per fortuna il Governo Meloni ha vagliato con la dovuta accoratezza la necessità di destinare dei fondi per contrastare questa problematica.
Ed infatti il ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha confermato che i fondi destinati ai disturbi alimentari, in un primo momento sottoposti a tagli, faranno presto ritorno. Ci sono fin troppe persone che sono alle prese con questo problema.
Per cui più risorse ci sono e meglio è. I dieci milioni di euro originariamente previsti – indebitamente sottoposti a dei tagli – continueranno ad esserci, con la situazione che dovrebbe normalizzarsi già nel corso del 2024 iniziato da poco.
I disturbi del comportamento alimentare (DCA) sono una patologia ufficialmente riconosciuta dai massimi organismi medici e sanitari mondiali e nazionali.
Disturbi alimentari, per fortuna l’Esecutivo Meloni ci ha ripensato
Il ministro Schillaci parla di “totale copertura in ambito finanziaria ed in maniera strutturale per quanto concerne la disponibilità di fondi e di risorse economiche necessarie per quanto riguarda le persone che sono alle prese con delle problematiche direttamente collegabili a dei Disturbi del comportamento alimentare.
Questo argomento ha rappresentato una sorta di campo minato per chi si è trovato a gestirlo. Eliminare i fondi previsti ha rappresentato in maniera indubbia un modo di agire fin troppo alla leggera e senza evidentemente avere dato uno sguardo a quelle che sono le cifre e le statistiche che riguardano gli individui che, in Italia, soffrono di disturbi alimentari.
Si parla di ben tre milioni di persone, che rappresentano all’incirca grossomodo il 5% della popolazione totale. Di questi c’è un 10% afflitto dalla bulimia o dalla anoressia. Il 9% in media sono femmine e l’1% maschi – quasi sempre di giovane o giovanissima età – e c’è bisogno di assistenza continua per anni.
I fondi in questione risalgono ad una decisione da parte del precedente Governo Draghi. Nella legislatura guidata da Giorgia Meloni i soldi in questione erano stati tolti ma ora hanno visto una riconferma, fortunatamente.
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E la stessa cosa vale per il Bonus Psicologo, che pure aveva rivestito una grande importanza salvo poi essere tagliato e successivamente ripristinato.
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Tanto per quanto riguarda i disturbi in fatto di alimentazione quanto quelli in ambito di benessere mentale avevano visto un marcato aumento di situazioni in particolar modo tra i giovani con l’incombere della pandemia.
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Per colpa della quale molte abitudini e comportamenti erano stati del tutto sconquassati in ambito sociale e comportamentale.