Il petto di pollo: campione di leggerezza e salute È definito come la parte più pregiata del pollo. Visto che la carne del petto fornisce al suo consumatore ben 24 grammi di proteine per 100 grammi di prodotto. Gli esperti di alimentazione sono concordi nel definirla come la parte più “di qualità” del pollo dal punto di vista nutrizionale.
Fornisce, infatti, al nostro corpo proteine “nobili” nelle quali si distinguono otto amminoacidi essenziali, a fronte di una quantità davvero minima di grassi. Non facciamoci spaventare da questa parola: i grassi insaturi contenuti nel petto di pollo sono importanti per la salute. Alla luce delle loro proprietà benefiche, tra le quali quella di ridurre il colesterolo cattivo, l’LDL. Aiuta a prevenire inoltre il decadimento cognitivo, proteggendo il cervello e, non ultima, ha la proprietà di proteggere l’apparato cardiocircolatorio nei confronti di patologie anche invalidanti.
Il petto di pollo rappresenta una buona fonte anche di alcune vitamine e nonostante il pensiero diffuso a causa del suo colore chiaro, anche di ferro. Così, spiegano gli esperti di Nutrition Foundation of Italy. Un altro vantaggio, non di certo trascurabile, soprattutto per la linea, è l’indice glicemico molto basso: il petto di pollo, una volta assunto, non provoca impennate della concentrazione di glucosio nel sangue.
Malattie come l’obesità, definita l’epidemia dei tempi moderni e come il sovrappeso, rappresentano un problema sociale. Tale piaga sociale si può prevenire proprio attraverso delle scelte alimentari precise, orientate verso alimenti dal basso indice glicemico, ma importanti dal punto di vista nutrizionale.
I benefici del consumo di proteine di origine animale sono stati ampiamente dimostrati, a partire dall’effetto saziante e alla riduzione dell’apporto di grassi. Ecco perché è importante inserire nella propria dieta prodotti come il petto di pollo. Oltre a garantire proprietà nutrizionali benefiche, il petto di pollo è sicuramente la parte più versatile dell’animale. Per mantenerne la leggerezza, occorre fare attenzione al metodo di cottura e agli alimenti che si scelgono come accompagnamento, nonché ai condimenti.
La ricetta proposta dalla dottoressa Federica Almondo, specialista in Scienze dell’Alimentazione e co-fondatrice di Cerva 16, strizza l’occhio al sapore. E’ una ricetta che pone attenzione alla linea, alla salute e anche alla stagionalità, offrendo una valida opzione per un pranzo o una cena leggera. Si parte dal petto di pollo, preferibilmente biologico. È importante che il prodotto scelto sia presentato da un’etichetta di grande impatto visivo e di semplice lettura.
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Deve essere un’etichetta definita Clean, utilizzata da Fileni che riporta quei valori, garantiti, certificati e ottenuti proprio grazie al metodo di allevamento avicolo biologico, sul quale Fileni è leader da oltre 20 anni. Il consumatore oggi è esigente e preparato. Dall’etichetta, facilmente leggibile, salta all’occhio l’assenza di conservanti, l’assenza di olio di palma. Non meno importante la nota che evidenzia il vantaggio offerto dalle carni che non vengono separate meccanicamente. L’etichetta Fileni è il biglietto da visita che dimostra come i prodotti nascano da una filiera controllata, a partire dai mangimi degli allevamenti elaborati naturalmente dai mangimifici di proprietà.
Il procedimento è semplicissimo. Basta tagliare il petto a striscioline più o meno sottili, a seconda del gusto e lasciarle marinare nel succo di lime, nel pepe e tra cubetti abbastanza grossi di zenzero. Un ingrediente strategico, sia per il sapore, sia per le proprietà digestive, anche se la leggerezza del piatto non richiederebbe questa funzione. Dopo un’oretta di marinatura, si passa alla cottura degli straccetti in una padella antiaderente, appena sporcata di olio e a fuoco medio.
La cottura sarà veloce, appena una decina di minuti o un quarto d’ora, in relazione alle dimensioni dei pezzetti di pollo. Un consiglio è accompagnarlo con un’insalata stagionale di arance, fonte di vitamina C e di finocchi ricchi di fibra vegetale. Un tocco in più? Qualche oliva, un contributo gustoso di vitamina E.
