È stato il tormento di tutti noi da bambini: la congestione per il fatto di fare il bagno a digestione in corso, ma quanto c’è di vero in tutto ciò?
Congestione, maledetta congestione che tante volte ci ha impedito di tuffarci quando eravamo più piccoli. Perché sarà capitato a tutti di subire i rimbrotti della mamma ed il divieto di fare il bagno subito dopo avere mangiato. O comunque a poca distanza dal pranzo. La congestione sta ad indicare in gergo medico una occlusione tale da causare il blocco del processo di digestione.

E nell’accezione popolare sta a rappresentare un malore tipicamente estivo, anche se in realtà questa condizione negativa può capitare in qualsiasi situazione. Ed è spesso attribuito per l’appunto ad una cattiva digestione. Una congestione è da collegare al verificarsi di sbalzi termici. E la digestione concentra un elevato afflusso di sangue – che è notoriamente ricco di ossigeno – per sostentare il lavoro degli organi deputati. Quindi che cosa succede?
Come si capisce se ho una congestione?
Succede che, quando ci si tuffa a mare od in piscina dopo un pasto mentre il nostro corpo è surriscaldato per via del pasto e dello sforzo digestivo in corso, e l’acqua è fredda, ha luogo uno scompenso all’interno del sistema cardiocircolatorio.
Quindi può accadere un malore. Ed i sintomi sono molto facilmente riconoscibili. I segnali che sta avvenendo una congestione sono rappresentati da:
- Dolore addominale, ovvero da una sensazione di disagio o dolore nella zona dello stomaco.
- Pallore, con la pelle può apparire più chiara del normale, un segno di ridotto apporto sanguigno.
- Sudorazione anche in condizioni di temperatura controllata.
- Brividi ed una sensazione di freddo anche in ambienti caldi.
- Nausea e/o vomito, un malessere che può portare a episodi di vomito.
- Abbassamento della pressione, ed in casi gravi si può arrivare allo svenimento.

Durante la digestione, il corpo richiede un afflusso di sangue proporzionale alla quantità e qualità del cibo assunto. Pertanto, il tempo di attesa prima di immergersi in acqua dovrebbe variare da 1 a 3 ore, a seconda che si tratti di uno spuntino leggero o di un pasto più sostanzioso.
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Cosa fare per evitare la congestione?
Per evitare la congestione, è consigliabile seguire alcune pratiche alimentari e comportamentali:
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- Pasti Leggeri: optare per pasti piccoli e leggeri aiuta a ridurre il carico digestivo e il conseguente afflusso di sangue verso il tratto gastrointestinale.
- Immergersi gradualmente: è consigliabile entrare in acqua poco per volta, per minimizzare l’impatto del cambiamento di temperatura sul corpo.
- Evitare bagni in solitaria: specialmente per le persone più vulnerabili, come gli anziani o coloro con problemi circolatori, è meglio non fare il bagno da soli.

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Come sempre avviene in qualunque situazione che ha a che fare con la salute, ci sono i bambini e gli anziani che rappresentano i soggetti sempre più fragili. E restare sempre idratati e mangiare del cibo di qualità fa la differenza per garantire a noi stessi una digestione corretta ed efficiente. Specie nei mesi estivi, quando il calore rende tutto più delicato.