Pochi ingredienti, sono quelli necessari per preparare un piatto di mare come nei grandi ristoranti: ma questa è la ricetta della nonna, imbattibile
Mare alla massima potenza, come profumi, come sapori, come gusti. Il sauté di cozze e vongole è un piatto semplice e molto diretto, che si prepara con pochi ingredienti e rende al massimo sulla tavola.
Se poi lo accompagniamo con il pane, perché il guazzetto mica lo butti, è un bel modo per stare in compagnia. E con la ricetta di nonna, impossibile fallire.
Due cose ha sempre raccomandato la nonna quando preparava questa ricetta e me l’ha insegnata. Puntare sempre su ingredienti freschi, cercando un pescivendolo fidato. E non usare grassi in eccesso: qui ci serve soltanto un po’ di olio extravergine, ma niente burro o margarina.
Ingredienti:
1 kg vongole
Partiamo con la pulizia dei molluschi. Apriamo la confezione delle cozze, le lasciamo in ammollo con acqua e un pugno di sale grosso. Poi le grattiamo con una paglietta in ferro eliminando il bisso che spunta, le rilaviamo e teniamo da parte.
Ora passiamo alla cottura del sauté. Ci serve un tegame basso e largo, oppure una padella ampia. Facciamo rosolare i due spicchi di aglio insieme all’olio extravergine e al peperoncino tagliato a fettine. Bastano 3 minuti a fiamma media, giusto per fare prendere colore.
A questo punto aggiungiamo i pomodorini, lavati e tagliati in due o in quattro, a seconda delle dimensioni. Sempre a fiamma media li lasciamo insaporire e scaldare con la base. Aspettiamo 5 minuti e finalmente arriva il momento di buttare dentro anche cozze e vongole.
Lasciamo la fiamma vivace, mettiamo il coperchio e aspettiamo che tutti i molluschi siano aperti, perché quelli chiusi li devi buttare. Bastano 10, massimo 12 minuti per far aprire le valve. Scopriamo il tegame o la padella, eliminiamo gli spicchi di aglio e spegniamo.
Serviamo il sauté di cozze e vongole caldo, coperto con tutto il suo sughetto, meglio in una scodella o comunque un piatto fondo. Completiamo con una generosa spolverata di prezzemolo tritato finemente e mettiamo accanto ad ogni piatto le fette di pane. Prima si mangia, poi si puccia: non possiamo desiderare di meglio.
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