È un vero e proprio luminare in tanti settori, ed il professor Franco Berrino condivide le sue conoscenze per farci vivere più a lungo e con una accresciuta qualità della vita, con una longevità all’insegna della salute.
Franco Berrino, il suo nome dice qualcosa a tanti grazie al suo essere una vera e propria eminenza in diversi ambiti medici. Lui è dottore e professore, esperto in più settori. Laureatosi in Medicina e Chirurgia, ha mostrato grande interesse nella epidemiologia dei tumori, anatomia patologica e poi nella cura della alimentazione. Classe 1944, il professor Berrino vanta svariate pubblicazioni alle spalle e proprio nell’importanza del mangiare sano ha fatto un proprio cavallo di battaglia.

Il prossimo libro del professor Franco Berrino, sempre riguardo l’alimentazione, uscirà il prossimo 16 settembre e si chiamerà “Il nostro veleno quotidiano”. Il nome spiega già tutto e sottintende tutti quegli alimenti che abbiamo la tendenza in molti casi a mangiare in modo eccessivo. Al punto da causare degli effetti collaterali, già ampiamente illustrai molte volte in passato dal professore. In base a come ti comporti in tavola puoi avere o no una enorme longevità.
Franco Berrino e la longevità, come fare per raggiungerla
Lui stesso ne è un ottimo esempio: il professor Berrino è in ottima forma, ha una lucidità mentale ed una età del cervello ben più giovane rispetto a quella che è l’età vera e sottolinea quanto una alimentazione sana faccia la differenza persino nel rendere le persone più felici. Anche in terza età, quando è tendenza diffusa pensare che le persone anziane non abbiano più una utilità per la società.
Una visione cinica che però non corrisponde al vero. Ed il professor Berrino afferma a gran voce come non sia vero invece che gli anziani siano da mettere ai margini. Un suo scopo è quello di contribuire ad invecchiare come si deve, senza essere di peso sulla società, alle famiglie.

Con cibo sano, un po’ di sano movimento e con dello spazio per coltivare le proprie passioni, si può vivere meglio e più a lungo. E proprio il professor Berrino fa sapere di avere conosciuto “centenari che sono molto più in forma di diversi settantenni”.
Cosa mangiare a colazione per Berrino?
Quel che occorrerebbe fare consiste nel prendere un po’ di Sole di prima mattina, anche di inverno. In questo caso o ci si copre bene e si esce per una decina di minuti od un quarto d’ora, o ci si mette davanti ad un infisso ad assimilare quanti più raggi. Per il corpo rappresenta un ottimo risveglio. Poi una doccia ed un po’ di meditazione – almeno per lui – ma già una passeggiata per una mezzora o poco meno è utile per tonificare muscoli ed articolazioni.
E per quanto riguarda il mangiare, ci vuole una sana colazione fatta di alimenti a km zero. Latte, marmellata biologica e senza zucchero, yogurt greco o magro, frutta fresca di stagione. Il tutto evitando gli zuccheri aggiunti, anche e soprattutto nel caffè – del quale mezza tazza è sufficiente – e dare più spazio anche ad alimenti come muesli, kefir e cereali integrali.

A pranzo ed a cena ci vuole un consumo limitato di carne rossa, che comunque serve perché ha tanti nutrienti importanti. Un eccesso però è inquadrato in una ottica fortemente negativa. Allora due volte a settimana può andare bene una porzione moderata. Ed una volta a settimana ci sta bene una cinquantina di salumi ed affettati. Anche se le abitudini del professore in tal senso sono diverse, come afferma lui stesso al CorSera: lui la carne la mangia appena due o tre volte all’anno.
Come e quando cenare
La cena deve essere il più leggera possibile e fatta di una minestra, di cereali, legumi o di qualche crema o passata di verdure. In certi casi può essere persino saltata, dipende dalla merenda. Ed occorre cenare presto ed in maniera leggera.
L’ideale sarebbe mettersi a tavola entro le 20:30, che probabilmente per il professor Berrino è anche già troppo tardi. Ed un’altra cosa importante, aggiungiamo noi, è pranzare e cenare in compagnia, senza fare uso di smartphone e televisione, per potere favorire il dialogo in famiglia. Anche questa è una componente che fa bene all’umore ed alla salute in generale.
Nel suo libro, il professore descrive infine quelli che sono i veleni della nostra società: tabacco, zuccheri, cibi industriali confezionati, alcolici. Tutte componenti che sarebbe meglio far sparire per avere davvero una vita sana e lunga.