succo di frutta
succo di frutta

Il succo di frutta fa male: attenzione alle etichette. Quante volte abbiamo assunto bevande alla frutta commerciali oppure le abbiamo servite ai nostri bambini? A colazione, a merenda o semplicemente per dissetarsi con qualcosa di diverso, spesso ci siamo piacevolmente rifugiati in un momento di dolcezza in cartone. Nonostante la nostra scelta oculata, seguita scrupolosamente in base alle diciture, non sempre quanto asserito sulle confezioni è veritiero.

Il succo di frutta, ecco come viene prodotto

Tutto parte dalla lavorazione della materia prima: la frutta viene raccolta e lavorata ed il suo succo viene conservato in enormi vasche ossigenate. In queste può arrivare a stazionare anche un anno prima di essere confezionato, con la conseguenza che tutto l’apporto nutritivo e vitaminico viene a perdersi. Quanta percentuale di salute può contenere una bevanda del genere? Comprenderete dunque che la dicitura “Frutta al 100 per 100” non è propriamente rispondente alla realtà.

Dove finiscono le vitamine?

Fanno inoltre la loro parte in questo puzzle fruttato tanti altri elementi: il profumo naturale ed il sapore vengono neutralizzati dai trattamenti a cui il succo viene sottoposto. Essi quindi vengono sostituiti con aromi ed anche coloranti artificiali che possano rendere più vivace ed appetibile la bevanda. Un’altra percentuale è occupata dalla eventuale aggiunta di vitamine, per garantire dei benefici che ormai non ci sono più.

Le calorie e gli zuccheri aggiunti: quello che non si dice

Ed infine gli zuccheri aggiunti, che in apparenza non vengono introdotti, ma che in realtà sono parte integrante di queste bevande. E’ difficile trovare in commercio un succo il cui sapore si avvicini al frutto da cui proviene: la naturale dolcezza è senza dubbio ben diversa. Chi ha l’abitudine di mangiare frutta fresca, sa di cosa stiamo parlando. Quindi, apportano calorie ne più ne meno come una bibita gassata, a parte le bollicine.