Ne usiamo in grande quantità, ma siamo sicure di saper verificare la freschezza della ricotta? Ci sono tre regole fondamentali, te le spiego
Prova un po’ a pensare: in mezzo ai formaggi che mangi tutti i giorni non esiste nulla di così naturale come la ricotta. Non potrà mai essere un prodotto industriale e proprio per questo ha una caratteristica: non ha una scadenza lunghissima. Quindi sei in grado di riconoscere la ricotta fresca da quella un po’ andata?
Uno dice: ma basta leggere sulla confezione. Vero, però se la compri al bano del mercato, del supermercato oppure in un negozio di latticini il discorso cambia. Anche io non sapevo come fare e allora ho chiesto ad un amico fornaio, di quelli che ancora di svegliano alle 2 di notte. Nella sua panetteria ne usa molta, per le torte e per i dolcetti, quindi sa come muoversi e come scegliere con qualità.
Mi ha spiegato anzitutto che non è un discorso legato al latte. Anche se per produrre la ricotta ne usano di diversi, da quello di pecora a quello di mucca passando per la bufala, il prodotto è sempre lo stesso. Un formaggio in genere light che si adatta perfettamente anche a chi sta seguendo una dieta ipocalorica.
Facendomi vedere le tabelle, ho capito: ogni 100 grammi di ricotta on latte di mucca sono 145 calorie, con quasi 11 grammi di grassi. Invee per la ricotta di pecora saliamo pochissimo: sono 156 kcal ogni 100 grammi e 11,5 grammi di grassi. Quindi la differenza non è qui, ma nella qualità e nella conservazione.
Non è vero che l’unica ricotta buona è quella fresca, ma certamente questo aiuta a mantenere una certa consistenza e sapore. Se la usiamo per una torta salata o una crema, per arricchire una pasta al forno o un calzone, le regole sono sempre le stesse. Tre in particolare ci servono a riconoscere la ricotta fresca, te le spiego.
1. Controlliamo bene l’aspetto e la consistenza del prodotto. La ricotta fresca di qualità deve avere un colore bianco brillante e una massa cremosa, molto liscia. Se la vedi sbiadita e che si sfalda, significa che non è fresca.
2. Controlliamo bene anche l’odore, perché possiamo farlo. Quando una ricotta è fresca deve avere anche un profumo freso, che ci penetra nel naso con la sua dolcezza. Se sentiamo un odore acido significa che è vecchia.
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