L’insonnia può essere causata da numerosi fattori, ma anche da ciò che mangiamo la sera. Non si tratta affatto di un aspetto da sottovalutare.

Come abbiamo avuto modo di spiegare in occasione della pubblicazione di articoli precedenti, infatti, dovremmo prestare davvero moltissima attenzione a quella che è la nostra alimentazione quotidiana, soprattutto se desideriamo che il nostro corpo possa trarre vantaggio da abitudini che ci aiutino a dormire meglio, senza alcun dubbio.

Proprio per questa ragione, anche l’insonnia cronica va affrontata in modo mirato: dobbiamo analizzare nel complesso le nostre abitudini giornaliere per capire dove stiamo sbagliando e perché è importante intervenire tempestivamente. Questo vale anche per ciò che mangiamo ogni giorno.

Insonnia cronica: è davvero tutta colpa di ciò che mangiamo?

La risposta è sì: l’insonnia può essere influenzata in modo significativo dalla nostra alimentazione. Bisogna sempre considerare che lo stress gioca un ruolo fondamentale nell’insorgenza di disturbi del sonno, ma l’alimentazione è una variabile altrettanto importante.

In questo contesto, anche abitudini come cenare troppo tardi possono ostacolare la digestione e interferire con la fase rem del sonno, impedendoci così di riposare adeguatamente. Scegliere i cibi giusti per la cena è quindi il primo passo per prevenire l’insonnia e garantirsi un sonno ristoratore.

Non mangiare questi cibi, se non vuoi più soffrire di insonnia

Numerose ricerche scientifiche hanno evidenziato una stretta correlazione tra alimentazione e qualità del sonno, specialmente per quanto riguarda i pasti serali. Innanzitutto, è consigliabile non bere caffè dopo le 14:00. Se si è abituati a consumarlo regolarmente, è bene comunque evitare l’assunzione dopo le 17:00, per permettere all’organismo di smaltire la caffeina ed evitare che interferisca con il ritmo sonno-veglia. Il tutto non finisce di certo qui, perché anche il cibo non va sottovalutato in alcun modo, motivo per cui la dieta va esaminata allo stesso modo eliminando o comunque allontanando quelli che possiamo rinominare come “elementi di disturbo del sonno“.

Per quanto riguarda il cibo, è preferibile evitare dolci particolarmente elaborati, bevande zuccherate, fritti, salumi e formaggi stagionati. Anche gli alcolici possono compromettere la qualità del sonno: ad esempio, la birra può provocare tachicardia e difficoltà digestive, aumentando il rischio di reflusso gastroesofageo durante la notte.

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Alla luce di tutto questo, adottare abitudini alimentari più sane, soprattutto nella seconda parte della giornata, può essere un valido alleato contro l’insonnia. Agire in questo modo aiuterà a prevenire che il disturbo diventi cronico, garantendo un riposo migliore e più rigenerante.

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