Un episodio che travalica di molto l’assurdo e che riguarda il calcio coinvolge un ristorante che rifiuta una bambina perché tifa “la squadra sbagliata”, secondo il parere del gestore.
Ristorante rifiuta bambina: forse è troppo discola, verrebbe da pensare, con la famiglia che non riesce o non è stata in grado di placarla e di impartirle una giusta educazione. E invece no, niente di tutto questo. La bimba sa come ci si deve comportare ed è anche di una età nella quale è lecito aspettarsi un comportamento come si deve. A quanto pare è più il gestore del locale ad avere dei problemi in fatto di atteggiamento con gli altri.

Perché è proprio così: la bambina è stata rifiutata da un ristorante perché colpevole solo di indossare la maglietta ed un cappellino della Lazio. Compagine evidentemente invisa al titolare di questo posto. E con la ragazzina, non hanno ricevuto il permesso di entrare neppure gli altri componenti della famiglia. Come è facile immaginare, la situazione ha scatenato un putiferio sui social.
Bambina rifiutata dal ristorante, non è uno scherzo
E molte persone che abitano dove è avvenuto il fattaccio hanno preso le distanze dal ristoratore, per esprimere invece solidarietà piena e totale con la bambina rifiutata dal ristorante. Il locale sorge a Pescara e della vicenda ha parlato il quotidiano del posto “Il Centro”.
La bambina si trovava in compagnia di una sorella e dei loro genitori. La famigliola aveva trascorso una mattinata a pedalare, scegliendo poi di fare una sosta lì. Invece del pranzo però i componenti di questo nucleo familiare sono stati accolti dalle occhiatacce e da quelli che sembravano essere degli improperi pronunciati a denti stretti.

Secondo la versione del quotidiano, l’esercente avrebbe espressamente detto alla bambina che con quel berretto e quella maglia non le era permesso l’ingresso nel ristorante. La cosa è parsa talmente assurda da sembrare in un primo momento uno scherzo. Per altro di dubbio gusto.
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Come è andata a finire
Ma invece uno scherzo non era. Ed alla fine la famiglia è andata via, con il padre che ha fatto sapere che era lì lì sul punto di rivolgersi alle autorità. Tanti abitanti di Pescara hanno espresso loro appoggio e comprensione.
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Ed è intervenuta direttamente la Lazio sulla vicenda, con tanto di invito alla bambina ed ai suoi parenti per una visita a Formello, dove la squadra biancoceleste si allena da sempre, per incontrare i calciatori e l’allenatore Maurizio Sarri.

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La vicenda è capitata alcuni giorni fa, ed a distanza di un po’ di tempo, la proprietà ha mostrato un atteggiamento più conciliante, invitando la famiglia a mangiare lì. Però non ci sarà da meravigliarsi se tale proposta dovesse cadere nel vuoto.