Non è fantascienza ma realtà: la pasta che abbassa il colesterolo l’hanno messa a punto dei ricercatori italiani, si punta alla messa in commercio
Pasta che abbassa il colesterolo, un sogno almeno fino ad oggi, perché alcuni ricercatori della pugliese Università degli Studi di Bari “Aldo Moro” ne ha messo a punto una che riduce i livelli del cosiddetto colesterolo cattivo LDL. E già c’è chi non vede l’ora che tutto venga approntato a dovere per potere giungere alla messa in commercio della pasta che abbassa il colesterolo.

I risultati della ricerca compiuti dagli studiosi italiani ha trovato pubblicazione sulla rivista scientifica di settore “European Psychiatry”. Qui sono stati illustrati i passaggi compiuti in una specifica osservazione su 300 soggetti. Alcuni di loro hanno mangiato il tipo di pasta approntato dagli esperti dell’ateneo pugliese, in un arco di tempo lungo tre mesi. Ed i risultati sono stati davvero significativi.
Come funziona la pasta che abbassa il colesterolo
Infatti tutti quanti loro hanno mostrato un abbassamento anche marcato delle misure di colesterolo cattivo registrate nel loro sangue.
La cosa potrebbe avere risultati importanti per le persone che prendono farmaci psichiatrici, visto che questi prodotti farmaceutici possono portare squilibri nel metabolismo lipidico. Cosa che genera proprio un innalzamento del colesterolo cattivo.

Da quanto risulta poi, le componenti impiegate per mettere a punto questa pasta sono capaci di fare abbassare sia in numero che in dimensioni i lipidi assorbiti dal fegato in seguito alla assunzione di diversi medicinali per curare problematiche di tipo psichiatrico. Quindi questa pasta può abbassare il colesterolo ed al tempo stesso anche preservare la salute del fegato.
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Si spera alla commercializzazione in futuro
La pasta sperimentale è il frutto di una collaborazione tra UniBa, il Mulino Casillo e l’azienda informatica Consis di Bari. Con anche la partecipazione del Ministero dello Sviluppo Economico nell’ambito del progetto Sinma (Sindrome Metabolica Blockchain Agrifood).
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La scoperta di UniBa potrebbe avere importanti implicazioni per la salute pubblica, specialmente in un contesto in cui le malattie legate al colesterolo e ai disturbi metabolici stanno diventando sempre più prevalenti.

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Avere a disposizione un alimento dotato di questa capacità potrebbe essere un aiuto importante per chi è soggetto alla presenza persistente di colesterolo alto. Meglio mangiare un buon piatto di pasta che dovere sottostare a quelle che sono le procedure richieste per contrastare il colesterolo LDL e per cercare di migliorare la propria salute lipidica.