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Lenticchie San Silvestro | perché si mangiano all’ultima notte dell’anno

Da cosa nasce l’abbinamento lenticchie San Silvestro che ce le porta a mangiare nell’ultimissima notte dell’anno? Tutto nasce tempo addietro.

Tradizione lenticchie San Silvestro perché si mangiano Foto dal web

L’accoppiamento lenticchie San Silvestro è visto come qualcosa di naturale ed imprescindibile. Un pò come Romeo e Giulietta e Batman e Robin, per scherzarci un pò su. In Italia è tradizione mangiare in via simbolica questi legumi che rappresentano la semplicità e la qualità del retaggio gastronomico. Tutto questo vuol dire augurare buona fortuna, abbondanza e floridezza per l’anno che sta per iniziare.

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Tale usanza non è affatto recente ed anzi, affonda le proprie radici a ben due millenni fa, per quanto ne sappiamo. L’abbinamento lenticchie San Silvestro viene fatto risalire infatti all’Antica Roma, dove ai tempi veniva regalato un sacchetto con all’interno proprio delle lenticchie. Si tratta della scarsella, che veniva donata con l’augurio di trovare al suo interno dei sesterzi d’oro al posto delle lenticchie. La forma rotondeggiante e discoidale di questi legumi ricorda infatti delle monete. Senza contare che, dopo la cottura, la loro dimensione aumenta. E questo suggeriva già all’epoca abbondanza.

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Lenticchie San Silvestro, un abbinamento vecchio di secoli e secoli

Per essere veramente di buon augurio, le lenticchie vanno mangiate proprio a mezzanotte, ed in gran quantità. Perché poi la fortuna che ci investirà risulterà essere direttamente proporzionale. E non può mancare anche un accostamento gastronomico, che coinvolge gli altrettanti classici zampone e cotechino. In questo caso l’usanza risale al Rinascimento ed alla precisa figura storica dell’umanista Giovanni Pico della Mirandola. Le indicazioni storiche indicano in lui il fautore della carne di maiale macellata come farcitura per cotenna e zampe. E lo zampone, svuotato del suo osso centrale, fa proprio da ‘scarsella’ per le lenticchie poste al suo interno.

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Salvatore Lavino

Classe 1985, giornalista pubblicista con una più che decennale esperienza nel settore e con migliaia di articoli prodotti in merito ai temi più disparati. Attualmente impegnato con diverse collaborazioni che trattano di vari argomenti, tra ecologia, cucina, sport, attualità, benessere e molto altro.

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