Una faida legale e un maxi risarcimento che chiesto da un ex dipendente di Starbuck’s. La donna in questione ha denunciato un fatto clamoroso: licenziata perché bianca.
Il fatto in questione ha lasciato il mondo intero a bocca aperta, soprattutto perché gli eventi risalgono a diversi anni fa e la faida legale che non si è terminata ha preso il via nel 2018.
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A innescare la miccia è stato un evento che si è verificato dentro i locali di Starbuck’s e che ha condotto il quartier generale del colosso mondiale a intervenire con delle linee dure, mettendo in riga alcuni dei loro dipendenti impartendo anche una lezione che i loro colleghi non avrebbero dimenticato… tutti loro tranne una!
Un’ex manager, infatti, avrebbe così deciso di sottrarsi a un provvedimento disciplinare e ben presto di è vista consegnare una bella lettera di licenziamento.
Secondo quanto reso noto dai magazine interazioni, a scatenare il tutto è stato un evento che si è verificato in uno degli Starbuck’s in giro per il mondo, quando due uomini di colore si sono presentati nel locale chiedendo se potessero utilizzare il bagno.
Nell’immediato il dipendente di riferimento ha chiarito loro che per avere accesso ai servizi dovevano prima ordinare, e quindi essere dei clienti, ma la cosa è subito degenerata. Poco dopo, infatti, con l’intromissione di un secondo dipendente la tensione è divenuta papabile fin quando uno dei due dipendenti non decide di avvertire le forze dell’ordine che si sono subito presentati da Starbuck’s.
Il caso ebbe subito risonanza mediatica e ben presto per Starbuck’s si cominciò a parlare di pregiudizi razziali, motivo per cui il Ceo Kevin Johnson impose ai dipendenti di 8mila punti vendita di seguire un corso di formazione su questi temi nel tentativo di impartire loro delle giuste regole evitando che questi episodi si potessero ripetere.
Corsi ai quali preso parte tutti tranne la manager Shannon Phillips. La donna rifiutò di seguire il corso perché non direttamente coinvolta nell’episodio soprammenzionato. Un anno dopo dal rifiuto… ecco che arriva la batosta e Shannon viene licenziata perché bianca.
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A giudicare da quanto è stato riferito dai magazine americani, il tutto si è verificato a Filadelfia, e Shannon Philips dopo la lettera di licenziamento ha subito citato in giudizio Starbuck’s.
Secondo quanto reso noto infatti sembrerebbe che il licenziamento per Shannon sia arrivato un anno dopo il rifiuto del corso di formazione sui pregiudizi razziali e non solo, dato che l’azienda le aveva anche da poco fornito una promozione per il suo lavoro eccezionale svolto per il colosso.
Nella lettera di licenziamento è stato segnalato che la Philips non fosse capace di svolgere il suo lavoro quotidiano, questo perché non aveva capito la gravità dell’effettiva situazione nel momento l’azienda è stata accusata di razzismo. Sulla base di tale motivazione è stato troncato il suo contratto di lavoro con la posizione di manager per via del suo colore della pelle… Philips adesso si trova in causa con Starbucks da circa qualche anno e il colosso mondiale ben presto potrebbe essere costretto a risarcire la donna con ben 25,6 milioni di dollari.
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