E’ lutto nel mondo della pasticceria italiana: si è spenta una famosa imprenditrice che aveva fatto della sua passione per il cioccolato la sua ragione di vita.

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Se n’è andata in un periodo particolare, così come è accaduto quando nel lontano millesettecento la sua famiglia aveva aperto il primo laboratorio a San Petronio. In quei tempi Napoleone Bonaparte dava il via alla Campagna d’Italia, mentre i suoi predecessori iniziavano a confezionare dolcezze per rendere più leggere le giornate dei compaesani. Un passaggio attraverso la Seconda Guerra Mondiale aveva segnato un momento difficile, un declino finito con la cessione di parte delle quote societarie negli anni settanta. Fino alla ripresa successivamente con la riacquisizione in toto della proprietà dell’azienda. Chi è che non ha mai assaggiato almeno una volta il cremino Fiat? Deliziosi dadini composti di strati di gianduia e cioccolato, golosi e cremosi da sciogliersi in bocca: pura bontà, a marca ‘Majani’.

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Lutto nel mondo della pasticceria | Morta famosa imprenditrice

E’ della capostipite di questa grande azienda che stiamo parlando. E’ la signora Anna, musa ispiratrice ed amica di tanti artisti che hanno assaporato le sue creazioni ed hanno sostato a casa sua tra i vicoli della Bologna antica. La Vicepresidente della Majani si è spenta ad ottantacinque anni portando con sè una lunga storia fatta di ricordi e sacrifici, ma anche tante soddisfazioni. Rappresentava la settima generazione della famiglia, ma aveva iniziato la sua carriera partendo dalle mansioni più umili. Un percorso che l’aveva portata a contatto con operai e maestri cioccolatieri, insegnandole i segreti di ogni più piccola parte della lavorazione tecnica e creativa delle sue prelibatezze. La fabbrica di cioccolato più antica d’Italia oggi fattura oltre dieci milioni di euro all’anno, portando nelle case delizie di ogni tipo.

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La storia della nascita del prodotto più amato: il cremino

Anche se il pezzo forte ed anche il più conosciuto resta il già nominato cremino, la cui nascita è legata indissolubilmente ad un’altra delle eccellenze del nostro paese. Siamo nel lontano 1911 e la FIAT, volendo celebrare l’introduzione sul mercato automobilistico del nuovo modello ‘Tipo 4’ contattò la Majani per la creazione di una pralina. All’epoca questa situazione suscitò molto scalpore, dal momento che il Piemonte era già noto per la presenza di rinomate aziende per la produzione del cioccolato. Nonostante ciò la famiglia Agnelli snobbò i propri conterranei per affidare alla Majani la produzione di un cioccolatino che fosse espressione della nuova auto.

Fu così che ebbe origine il ‘Cremino Fiat’ composto da quattro starti di mandorla, nocciola e cioccolato. Una creazione che consentirà alla Majani di entrare a pieno titolo nelle maestranze più rinomate a livello non solo nazionale. Con la scomparsa di Anna se ne va un pezzo meraviglioso della storia di questa azienda che oggi passa nella mani di Francesco. Il figlio che lei definiva ‘quasi un fratello’, avendolo avuto giovanissima ad appena sedici anni. Inizia così l’ottava generazione di imprenditori cioccolatieri, tra i pochi che possono vantare una produzione completamente made in Italy, pronti a deliziare ancora per gli anni a venire gli italiani e tutti gli amanti del buon cioccolato.

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